Monster Boy and the Cursed Kingdom – Recensione

Monster Boy and the Cursed Kingdom

Fino ad ora, lo ammetto, non avevo mai pensato di provare un titolo della serie Wonder Boy. Ma con questo che, a tanti anni di distanza, si pone come vero e proprio erede e successore della saga, ho potuto rimediare alla mia grandissima colpa. Dopo una fruttuosa campagna Kickstarter, quindi, FDG Entertainment e The Game Atelier, sono riusciti a dare vita ad un titolo che prende a piene mani dalle esperienze passate puntando, tuttavia, al futuro. Diamo il benvenuto a Monster Boy and the Cursed Kingdom.

Monster Boy and the Cursed Kingdom
Il nostro protagonista in forma umana.

Only you can save tomorrow

Il nostro protagonista, Jin, è un ragazzo come tanti. Un giorno, però, la sua tranquillità (e noia si potrebbe dire) viene spezzata quando, d’improvviso, vede Nabu, suo zio e giullare di corte, volare a cavallo di un barile. Nabu sembra aver perso completamente la zucca, vuoi per i galloni di alcol che ha tracannato o per un controllo mentale, fatto sta che non lo si riconosce. Questi ha seminato un caos indicibile per tutta Monster World, trasformando ogni abitante (fatta eccezione per Jin) in un animale. E quando Jin proverà a fermarlo, ecco che arriva il suo turno, venendo trasformato in un maiale. È da qui che ha inizio la vera avventura di Monster Boy e, con l’aiuto di Mistigatto, Jin partirà alla ricerca di 5 leggendarie sfere e, ognuna di queste, gli darà il potere di assumere una nuova forma.

La narrazione del titolo è scritta in modo semplice ma efficace e difficilmente vi annoierà. Inoltre, per i fan di vecchia data ci sarà più di un richiamo agli scorsi Wonder Boy.

Andando avanti e sbloccando nuove forme, il gioco diventerà sempre più divertente da giocare e se, come me, vi lascerete anche a del sano backtracking per recuperare tesori prima inaccessibili, vi porterà via minimo una ventina d’ore.

Monster Boy and the Cursed Kingdom
Onda ENEEEERGEEEETIIIIIIIICAAAAA.

Fightin’ for a future made of love and joy

Per cominciare a parlare del core principale di questo gioco, bisogna fare una premessa: quello che ci troviamo davanti non è un semplice platform, è anche un Metroidvania ed un Action-RPG, insomma prende degli elementi da questo o quell’altro gioco. Il tutto creando un mix a dir poco riuscito. Non si tratterà, quindi, solo di saltare e menare fendenti, Jin (e la sua forma maiale) può usare anche magia e gadget e ogni singola forma avrà la sua particolarità. La forma “serpente” si arrampica sui muri ricoperti di muschio e sputa veleno; la forma “ranocchio” può usare la sua lingua come una liana per raggiungere posti altrimenti inaccessibili; la forma “leone” usa la sua forza per sfondare muri e blocchi di pietra; per finire, la forma “drago” può volare e sputare fuoco. Come se non bastasse, per ogni forma c’è anche un talismano che ne potenzia le abilità. In aggiunta, avremo a nostra disposizione anche diversi set di armature che, in alcuni casi, ci saranno utili per la risoluzione di enigmi tanto quanto le diverse trasformazioni di Jin. Ogni pezzo di armatura sarà potenziabile e, se si potenziano tutti i pezzi di un determinato set, si sbloccherà un bonus nell’indossare lo stesso, come per esempio l’immunità al fuoco per il set di ghiaccio.

Gli enigmi ambientali che vi metterà di fronte il titolo non sempre saranno semplici da risolvere, alcuni richiederanno più di un tentativo. Ma, a differenza di altri platform, non fa della frustrazione il suo pane quotidiano, il più delle volte vi spingerà, invece, a fare di meglio, come a vincere una sfida con sé stessi. I boss, infine, sono tutti molto ispirati e complessi da buttar giù, per intenderci non sono dissimili da quelli che abbiamo affrontato nei vari The Legend of Zelda: il tutto sta nello scoprire come fargli male, quale strategia usare e, ovviamente, come evitare di morire.

Monster Boy and the Cursed Kingdom
Appuntamento dall’estetista alle 13:00.

The morphing hero

Tecnicamente, questo è uno dei migliori titoli finanziati su kickstarter a cui abbia mai giocato. Sotto molti aspetti ha poco da invidiare ad un qualsiasi Tripla A. Il level design di ogni singolo luogo in Monster world è eccezionale, capace di sfruttare ogni trasformazione al 100% senza mai renderne obsoleta alcuna. Solo la forma draconica potenziata con talismano (che comunque sbloccheremo quasi a fine gioco) sarà capace di fare meglio in alcune aree. Il character design, allo stesso modo, è molto ben curato: Jin è l’eroe delle favole che tutti conosciamo, quello senza macchia, pronto ad aiutare i bisognosi senza aspettarsi nulla in cambio. E così come lui, anche altri personaggi come Zeke, Zio Nabu, Mistigatto ecc., ci risulteranno molto familiari nel loro essere canoni da racconto fiabesco, come se li conoscessimo già da tempo, da quando eravamo bambini.

Il tutto, accompagnato da una grafica in stile anime o cartoon, che dir si voglia, è un qualcosa di eccezionale da guardare, e ben si sposa con l’atmosfera fiabesca di cui parlavo, che ancora una volta ci porterà con la mente alla nostra infanzia. E a completare e coadiuvare l’intera esperienza ci penseranno le musiche del gioco che, dall’opening (a chi l’ha sentita basterà dare un’occhiata a questa recensione per capire quanto mi sia piaciuta) alle musiche di background, nemmeno una volta vi faranno storcere il naso, accompagnando l’avventura e creandosi un posto tutto loro nella vostra mente e nel vostro cuore.

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Monster Boy and the Cursed Kingdom
Overall
9/10
9/10
  • - 9/10
    9/10

Commento Finale

Monster Boy è un titolo sorprendente ed eccezionale, difficilmente non lo amerete. Certo, qualche volta vi farà fare un’imprecazione di troppo, ma poi, superato lo scoglio ritornerete a pensare a quanto sia figo questo gioco. Vi sembrerà di vivere in un mondo creato da Esopo, con animali al posto di uomini – come lui era solito fare – che vi butteranno in un’atmosfera fiabesca impossibile da disprezzare. Che voi abbiate giocato o no i vari Wonder Boy, questo titolo sarà ugualmente apprezzabile, indi per cui lasciarselo sfuggire è un errore che vi invito a non compiere.

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