Wipeout Omega Collection – Recensione

Quando si parla di navicelle spaziali da corsa non si può far altro che pensare a Wipeout, la serie creata da Psygnosis che fece il suo grande debutto nel lontano 1995 sulla prima storica PlayStation, conquistandosi fin da subito lodi da tutto il mondo. Dopo tantissima attesa da parte degli appassionati, Wipeout Omega Collection sbarca finalmente su PlayStation 4, segnando un ritorno in grande stile per la serie, probabilmente prima dell’annuncio di un episodio nuovo di zecca. Si tratta in fondo di una delle poche esclusive dedicate al mondo delle corse che Sony ha fatto uscire negli ultimi anni e quindi si tratta della vera e propria manna dal cielo per i fan.

Un ritorno dal passato

Wipeout Omega Collection è un’edizione che contiene tre titoli rimasterizzati in alta definizione, tra cui Wipeout 2048 che uscì su PlayStation Vita nel 2012, e infine i due Wipeout HD – Fury rilasciati su PlayStation 3 nel 2008. Per i neofiti recuperare questa raccolta è una grande occasione per recuperare uno dei punti più solidi del genere delle corse sulla piattaforma Sony. Coloro che conoscono bene la serie, invece, potranno fare un tuffo nel passato e riscoprire tutte quelle emozioni andate perdute nel corso degli anni.

Ognuno dei tre titoli presenti ha al suo interno una propria campagna, da affrontare in giocatore singolo e, per ognuno di essere ci saranno varie coppe da vincere e conquistare. I tanti tracciati presenti nella collection ci permetteranno di scontrarci in tutte le modalità presenti, che assicureranno una longevità incredibile. Proviamo a riordinare un attimo le modalità presenti: in “gara singola” abbiamo la possibilità di partecipare con altre navicelle contro la CPU con un massimo di 3-5 giri; in “prova a tempo” si effettuano i giri per poter battere quello stabilito dalla CPU e infine in “combattimento” si spara alle navicelle per battere il punteggio massimo. Dopo aver completato una gara raccoglieremo i punti esperienza e infine andremo a sbloccare una nuova navicella da utilizzare e un nuovo evento. Oltre la campagna è presente anche il “menu race”, dove possiamo affrontare vari eventi in singolo o in compagnia grazie al multiplayer in locale a schermo condiviso. Questo non è tutto, dopo aver completato la campagna dei tre capitoli avremo la possibilità di gareggiare in modalità online contro il mondo intero.

Il gameplay è ovviamente immutato, ma ciò non vuol dire che si tratta di un difetto in quanto la fluidità e la reattività sono incredibili. I tasti del pad ci serviranno per accelerare, per sparare dopo aver raccolto l’arma, assorbire l’energia e successivamente sarà possibile cambiare la visuale del nostro velivolo. Ovviamente, come nei capitoli originali, anche qui si potranno modificare tutti i tasti a proprio piacimento. In Wipeout Omega Collection, a seconda degli eventi, sarà possibile trovare i vari perk e potenziamenti. Questi avranno una propria colorazione, che si differenzieranno da capitolo a capitolo. Ogni colore ha un proprio significato che ci porterà alcuni vantaggi da utilizzare sul circuito di gioco contro i nemici.

Come non l’avete mai visto

Per quanto riguarda il comparto tecnico, sulla PlayStation 4 Standard la raccolta gira a 1080p e 60 fps sempre stabili e oserei dire che la componente visiva è davvero strabiliante, un fiore all’occhiello nonostante tutti gli anni passati. Delle volte su alcuni tracciati si fa davvero fatica a ricordarsi che 2048 è uscito su una console portatile .Per quanto riguarda invece la sorella maggiore di PlayStation 4 ossia il modello PRO, i tre episodi di Wipeout Omega Collection scivolano in 4k a 60 frame al secondo.

Il team Clever Beans ha svolto davvero un ottimo lavoro, in primis alle navicelle ricostruite da zero e rimodernizzate per l’attuale hardware di questa generazione, ma non solo, gli effetti visivi e particellari hanno dell’incredibile, offrendo delle vere e proprie bombe di colori. In effetti la cosa che mi ha lasciato a bocca aperta sono state proprio le esplosioni, le scie che lasciano gli areofreni durante le curve, i vari effetti lasciati dalle armi, ma senza dimenticare gli elementi a bordo pista. Per quanto concerne l’hud del gioco, si nota facilmente che le versioni HD-Fury si differenziano da quella PS VITA, apparendo in modo più datato e meno incisivo e cosi anche tutti i circuiti presenti nei giochi.

I giocatori più nostalgici ricorderanno che la serie Wipeout ha sempre avuto una bellissima soundtrack, che non poteva di certo mancare anche in questa raccolta. Tra le band più celebri troviamo i The Chimical Brothers, The Prodigy, Warden e tanti altri. Tutti gli autori dei generi elettronici che negli ultimi anni hanno forgiato questo genere, accompagnandoci spesso e volentieri. Il menu start a livello contenutistico mi ha lasciato un alone di piacere. in primis è possibile scegliere noi quale brano ascoltare nell’evento che stiamo facendo, possiamo decidere se attivare e disattivare il copilota e, per le opzioni più avanzate possiamo lasciare attivato o no il motion blur.

[stextbox id=”alert” caption=”COMMENTO FINALE”]Wipeout Omega Collection è una bellezza rara e un tripudio di emozioni. Contenente tutti i tracciati, tutte le modalità e tutta la colonna sonora originale, l’Omega Collection è sicuramente un pacchetto da non perdere per tutti i fan della serie e non. Wipeout ancora oggi riesce a regalare emozioni tra gare esplosive, combattimenti e prove cronometrate ci sarà da divertirti per molto tempo. Il capitolo 2048 è sicuramente quello convertito meglio ma, anche l’HD e il Fury riescono comunque a far divertire, peccato solo per l’HUD che è rimasto datato. La nostra speranza è che dopo questa infinita collezione prodotta dai ragazzi di Clever Beans, Sony voglia prendere in considerazione la possibilità di portare un nuovo capitolo inedito sulla sua console di casa PlayStation 4.[/stextbox]

Sull'autore

Salvatore Cappai

Classe 1990. Su HavocPoint troverai tantissime mie recensioni dedicate ai videogiochi e tantissime novità sul mondo delle SerieTv e del cinema!