Flywrench – Recensione

Probabilmente alcuni giocatori avranno già sentito parlare di Flywrench, dato che una sorta di versione prototipo del titolo in questione era stata rilasciata nel 2007. Circa otto anni dopo, una nuova, migliorata versione di Flywrench è approdata sul mercato, zeppa di nuovi livelli, modalità extra, fisica e grafica migliorate, e una colonna sonora mai sentita prima. Adesso però cerchiamo di capire se il Flywrench attuale vale il prezzo del biglietto.

Sfide ai limiti dello psichedelico

Flywrench, per la sua natura particolare, a tratti essenziale, a tratti fatta di sequenze spettacolari, costituisce un titolo non facile da descrivere senza averlo visto in azione. Fondamentalmente può essere considerato un eccellente action-obstacle game, dove l’obiettivo è guidare una navicella alla fine del livello, passando attraverso una serie di ostacoli, barriere e muri. Giocandolo, complice la difficoltà elevata di alcuni frangenti e il rapido respawning, si ha la stessa sensazione di quando ci si mette alla prova con prodotti del calibro di Super Meat Boy.

Il titolo riesce a tenere il giocatore in una situazione di costante ansia e pressione. Le musiche elettroniche accompagnano efficacemente le imprese del giocatore, dandoci l’impressione di essere davvero immersi nello spazio aperto, in costante pericolo. La nostra principale preoccupazione sarà di planare continuamente con la navicella, per evitare che possa schiantarsi contro gli ostacoli: se il tasto per planare viene tenuto premuto, percorreremo una linea verticale, e la navicella si colorerà di rosso. Tramite la pressione di un altro tasto invece, il colore del nostro mezzo sarà verde e ruoterà su se stesso. Il tempismo e i riflessi sono fondamentali per riuscire a superare i livelli, dato che la navicella si muoverà velocemente e dovremo essere bravi ad avvalerci della giusta sequenza di movimenti e colori. Riuscire a realizzare i corretti abbinamenti cromatici, ci permetterà ad esempio di passare attraverso muri del colore corrispondente a quello della navicella, in quel preciso istante, e il tutto mentre planiamo continuamente per restare in quota.

Impresa impossibile oppure no?

Per fortuna, pur necessitando di una buona dose di pazienza e riflessi, Flywrench mette a disposizione un tutorial il quale permette di assimilare rapidamente le dinamiche di gioco, e va detto anche che i primi livelli sono abbastanza semplici da superare. Le differenti situazioni con cui dovremo avere a che fare, di crescente difficoltà man mano che si avanza da una sezione all’altra di un pianeta, ci introducono gradualmente a combinazioni sempre differenti e mai ripetitive. Superare e ruotare barriere, torrette, pulsanti, campi gravitazionali e tanto altro, non è mai stato così frenetico e divertente! Le imprese effettuate dal giocatore culmineranno poi nella sfida del pianeta finale, Mercurio, estremamente complesso e arduo da superare, e il tutto per prepararci al gran finale del Sole.

Come già anticipato, Flywrench è molto simile a Super Meat Boy, se pensiamo alla pazienza e alla determinazione necessari per completarlo. Riuscire a terminare certe sezioni, riuscirà a donarci un senso di soddisfazione al pari dei più ostici boss della Souls Saga. Affrontare in modo superficiale un’avventura del genere, risulterà soltanto in una marea di nuovi tentativi e tanta, tanta rabbia. Dunque, il consiglio migliore che si può dare al giocatore di turno è: rilassarsi, restando però concentrati al punto giusto. Senza contare che, riuscire ad eseguire perfettamente una sequenza in un livello, creerà uno spettacolo visivo a dir poco eccezionale, come non ci si aspetta da un titolo indie, in apparenza così “elementare”.

Una piccola grande visione

Dal punto di vista grafico si può intuire che Flywrench sia un titolo non molto elaborato, ma uno dei suoi più grandi pregi sta nel sistemare tutti gli elementi, seppur basilari rispetto ad un titolo tripla A, nel modo giusto, creando una perfetta armonia. Nel giro di pochi minuti di gioco sarete teletrasportati in un mondo visionario, fatto di luci e colori vivaci, e all’uscita da ogni sessione di gioco vi sentirete probabilmente frastornati da tutto quel meraviglioso caos che si viene a creare. Oltre alla campagna, a disposizione del giocatore troviamo anche dei time trials e un level editor. Quest’ultimo ci permette di creare un nostro personale pianeta, aggiungere quanti livelli vogliamo, in modo che possano essere poi scaricati e goduti da altri giocatori. Verremo messi di fronte ad una quantità talmente massiccia di immagini e suoni, e in modo così veloce, da darci l’impressione di essere partiti per un lungo, piacevole trip, contornato di qualche furente imprecazione.

[stextbox id=”alert” caption=”COMMENTO FINALE”]In definitiva, Flywrench è un titolo raccomandato a chiunque sia in cerca di sfide stimolanti. Se vi è piaciuto Super Meat Boy, riuscirete sicuramente ad apprezzare questa creazione. Siamo di fronte ad un gioco che, seppur considerabile decisamente essenziale, riesce ad offrire al giocatore, in cerca di ardui livelli, tutto quel che gli serve. Nonostante siano presenti sezioni che ci porteranno al limite della frustrazione, è anche vero che non esiste soddisfazione più grande di quando si riesce ad ottenere un risultato col sudore della fronte e, diciamocelo, una dose massiccia di insulti e imprecazioni.[/stextbox]

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