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Nell’universo Disney, ci sono alcuni punti fermi che non cambiano mai. Tra questi spicca senza dubbio la leggendaria 313, l’iconica auto di Paperino. Questo piccolo macinino ha visto il buono e il cattivo tempo, accompagnando il nostro papero preferito in avventure memorabili e resistendo al passare degli anni con la sua inconfondibile grinta.
A questa mitica auto è dedicato “Gli Anni Ruggenti della 313”, un albo speciale pubblicato da Panini Comics, che raccoglie ben sei storie imperdibili. Un vero e proprio viaggio nel tempo, che parte dal 1951 e arriva fino al 2024, attraversando decenni di storie e di stili.
Un viaggio tra le epoche e i grandi autori
Il cuore di questa raccolta è rappresentato dall’ultima storia del volume, “Natale sul Monte Orso”, scritta e disegnata dal leggendario Carl Barks, il “re dei paperi”. Un racconto che ci riporta al Natale del 1951, dove la 313 diventa protagonista di una tenera e divertente avventura natalizia. Un piccolo gioiello che riesce a far tornare la voglia di vivere la magia delle feste.
Accanto a Barks, troviamo autori di grande rilievo come Massimo De Vita, Emmanuele Baccinelli, Marco Gervasio, Fabio Michelini, Guido Martina e Romano Scarpa. Ciascuno di loro porta il proprio stile unico, raccontando storie che spaziano dall’avventura alla nostalgia.

Storie che si intrecciano e raccontano l’amore per la 313
Alcune delle storie di questa raccolta si intrecciano in modo interessante, come nel caso di “Gli anni ruggenti della 313” e “Paperinik e il furto storico”. Due racconti che narrano la stessa vicenda, ma da punti di vista differenti, offrendo ai lettori un piacevole gioco di prospettive e una carica di nostalgia.
Un albo prezioso, ma con qualche mancanza
Gli Anni Ruggenti della 313 è un volume imperdibile per gli appassionati del mondo dei paperi, un vero tesoro per chi ama Paperino e la sua fedele auto. Tuttavia, non posso fare a meno di notare una piccola pecca: la scarsità di contenuti extra. In un’opera che celebra una vera icona Disney, qualche approfondimento in più sarebbe stato molto gradito.
Nonostante questo, resta un albo prezioso, capace di farci viaggiare tra epoche diverse, facendoci riscoprire l’amore per la mitica 313 e per quelle storie che, nonostante il passare del tempo, continuano a farci sognare.