Dying Light: The Beast – Come sopravvivere ai Chimera, i boss più spaventosi del gioco

Dying Light: The Beast
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Nel mondo già terrificante di Dying Light: The Beast, pochi nemici riescono a trasmettere tensione come i Chimera: mutazioni mostruose degli infetti che compaiono come boss in missioni specifiche. Ognuno di loro rappresenta una sfida unica, capace di mettere a dura prova abilità, riflessi e sangue freddo.

Eliminare un Chimera non significa solo sopravvivere: ogni vittoria ti ricompensa con i preziosi Punti Bestia, indispensabili per sbloccare nuove abilità legate alla Bestia Interiore di Kyle Crane. Questo potere speciale diventa sempre più rilevante con l’avanzare della storia, fino a diventare la chiave per affrontare le missioni più dure.

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Dove si trovano i Chimera

Non tutte le missioni presentano un boss di questo tipo, ma quando capita, l’arena si trasforma in un vero banco di prova. In totale esistono otto Chimera, ognuno con tratti distintivi che vanno dal colosso lento e distruttivo al predatore furtivo capace di sparire nel nulla.

Ecco l’elenco completo:

  • The Reaper (Safe Haven) – Bruto lento, attacchi ravvicinati e cariche devastanti.
  • The Defect (Life After Life) – Corpo a corpo pesante, con una mossa ad area che stordisce.
  • The Mist (First Blood) – Attacchi tossici a distanza, arena immersa nella nebbia, evoca minion.
  • The Behemoth (A New Strain) – Mischia poderosa, proiettili di roccia, orde di infetti al suo fianco.
  • The Toxin (Toxic Relationships) – Veloce, sempre a distanza, colpi acidi dall’alto.
  • The Matriarch (Requiem for a Scream) – Attacchi lunghi e imprevedibili, evoca alleati.
  • The Wraith (One Flew Over The Volatile’s Nest) – Invisibile, colpi tossici a media distanza.
  • The Colossus (Buried Truths) – Somma delle abilità di tutti gli altri Chimera.
Dying Light: The Beast

Strategie generali

  • Porta sempre con te munizioni e armi a distanza: molti Chimera sono enormi bersagli più facili da colpire da lontano.
  • Osserva e memorizza i pattern: ogni boss ha attacchi già visti in precedenza, ma con nuove varianti.
  • Non sprecare risorse sui nemici minori: concentrati sul Chimera e sfrutta i momenti in cui rimane scoperto.

Come affrontare i singoli Chimera

The Reaper

È il primo della lista e ti colpisce quando sei ancora poco equipaggiato. Si basa su attacchi in mischia e una carica molto pericolosa. Schiva e sfrutta il suo rallentamento dopo l’attacco a vuoto per contrattaccare.

The Defect

Ricorda il Reaper, ma possiede un colpo ad area capace di stordire. Anticipa il movimento osservando quando alza le braccia. Usa le bombole di gas presenti nell’arena per guadagnare un vantaggio tattico.

The Mist

L’arena è coperta da una fitta nebbia che riduce la visibilità. Il boss alterna colpi tossici a distanza con l’invocazione di minion. Muoviti costantemente, mantienilo a vista e usa armi a media-lunga gittata.

The Behemoth

Un’evoluzione del Reaper e del Defect, ma con orde di infetti più pericolose e proiettili di roccia. Gestisci subito i nemici evocati, poi concentrati su schivate e colpi mirati.

The Toxin

Un avversario veloce che attacca dall’alto con colpi acidi. Qui le armi da mischia servono a poco: affidati a fucili, pistole o molotov per infliggere danno costante.

The Matriarch

Non si espone mai troppo, preferendo evocare alleati e colpire da lontano. Per affrontarla conviene usare granate o molotov per ripulire l’arena e seguirne i lamenti per scovarne la posizione.

The Wraith

Invisibile e imprevedibile, colpisce con proiettili tossici. Il modo migliore per affrontarlo è ascoltare i suoni che precedono l’attacco, schivare e contrattaccare con armi rapide da mischia.

The Colossus

Il boss finale, la fusione di tutte le abilità viste finora. Evoca infetti, sferra cariche, proiettili tossici e colpi ad area stordenti. Sfrutta i pilastri dell’arena per ripararti e usa tutte le abilità della Bestia Interiore. È lento, quindi il movimento costante è la chiave per avere la meglio.

I Chimera sono l’elemento più memorabile di Dying Light: The Beast: ognuno obbliga il giocatore a cambiare approccio e a mettere alla prova le proprie abilità. Non si tratta solo di bossfight spettacolari, ma di momenti in cui il gioco ti spinge a utilizzare ogni risorsa disponibile.

Sconfiggerli non è semplice, ma rappresenta la vera essenza dell’esperienza: un equilibrio tra tensione, strategia e pura adrenalina.

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