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Il fenomeno globale Demon Slayer continua a infrangere record e a ridefinire il successo dell’animazione giapponese in Occidente. Con Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba The Movie – Infinity Castle – Part 1: Akaza Returns, Tanjiro Kamado e i suoi compagni non si limitano a sfidare Muzan Kibutsuji: stanno portando l’anime al centro del cinema internazionale.
Dopo il debutto in Giappone lo scorso luglio, il film ha rapidamente infranto ogni record nazionale, superando perfino Titanic come film internazionale più venduto in patria. L’uscita americana ha confermato il trend: Infinity Castle ha già superato il celebre Salvate il soldato Ryan, il film di Steven Spielberg del 1998 noto per il realismo crudo della Seconda Guerra Mondiale e i suoi oltre 480 milioni di dollari incassati all’epoca.
Questo traguardo segna un momento storico: mentre Salvate il soldato Ryan rimane un classico imprescindibile del cinema americano, l’ascesa di Demon Slayer dimostra che l’anime non è più solo un fenomeno di nicchia, ma un’arte sempre più rispettata e in grado di attrarre grandi masse anche al di fuori del Giappone. Il coinvolgimento di Channing Tatum nel cast vocale internazionale sottolinea ulteriormente il legame crescente tra Hollywood e l’animazione giapponese.
Pur seguendo una struttura narrativa shonen tradizionale, il film è rivolto a un pubblico maturo: le scene di combattimento intense e violente gli hanno valso una classificazione R-rated, distinguendolo dalle consuete animazioni occidentali per famiglie. Con l’arrivo di altri anime in sala, come Chainsaw Man: The Movie – Reze Arc, sarà interessante osservare quanto il pubblico americano sia ormai pronto ad abbracciare titoli d’animazione più adulti e intensi.
Se Demon Slayer: Infinity Castle continua questa corsa, consoliderà la sua posizione di leader tra i film anime globali e aprirà nuove strade per l’animazione giapponese in Occidente, dimostrando che storie emozionanti e personaggi iconici non conoscono confini culturali.