I mecha hanno da sempre affascinato il popolo occidentale, abituato a ben altri robot. I grossi omoni metallici con al loro interno un pilota erano considerati dapprima degli esseri quasi magici (Goldrake, Mazinga, Jeeg Robot) e poi dei veri e propri carri armate con le gambe (Mobile Suit Gundam, Patlabor). Le nostre conosce dell’argomento sono però piuttosto povere e spesso si nomina come prima opera l’immenso e immortale Astro Boy, creato da Osamu Tezuka. Questo è però un errore grossolano, ed è proprio a questo proposito che è nato il libro tal titolo lungo di Massimo Nicora: “C’era una volta… prima di Mazinga e Goldrake. Storia dei robot giapponesi dalle origini agli anni Settanta”.
Il libro non è solo un agglomerato di nozioni sui mecha di una certa epoca e del motivo per cui essi esistono. Si tratta di un meticoloso lavoro che ci porta fino agli albori della società antica, il Giappone nell’avanti cristo. Sembra sciocco, ma la passione per i meccanismi complessi con delle sembianze umane è molto antica nell’oriente e deriva in primis dai fratelli cinesi. Si tratta di un viaggio molto lungo quindi, ma adornato sempre da delle foto che ci mostrano alcuni oggetti del passato. Si passa infine a quelle prime sperimentazioni riguardo il manga e i mecha, non prima d’aver spiegato le origini delle prime motivazioni che hanno portato a questo tipo di disegno e scrittura. Cosi si arriva a quel Tanku Tankuro, un pacioccoso che ha dei forti richiami bellici già nel suo nome (tank, carro armato) per proseguire verso qualcosa di più grande e bellicoso, Kagaku no senshi. Un gigantesco mecha funzionante a vapore e nato durante la Seconda Guerra Mondiale come propaganda.
Il percorso che quindi ci ha portato a Gundam Thunderbolt e Unicorn non è semplice, ma tortuoso. Massimo Nicora ha però avuto non solo la pazienza di raccogliere ogni dato, catalogarlo e metterlo al posto giusto. Egli ha scritto in modo sublime il libro parlando quasi come un giornalista. Questo è infatti è un libro di storia, ma non quella che si studia a scuola.
C’era bisogno di questo libro? Assolutamente sì. Si tratta di una lettura perfetta non solo per un amante dei mecha, ma anche dei manga e anime in linea generale. Visto che siamo nel periodo pre natalizio, questo potrebbe essere un regalo perfetto.