Chickenhare and the Treasure of Spiking-Beard – Recensione

Chickenhare and The Treasure of Spiking Beard
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L’universo strampalato di Chickenhare sbarca finalmente nel mondo dei videogiochi con Chickenhare and the Treasure of Spiking-Beard, un action-platform 3D firmato dallo studio europeo N-Zone. Il titolo nasce dall’omonima saga di film d’animazione tratta dai fumetti belgi, portando su console lo stesso spirito d’avventura e quella comicità spensierata che ha reso celebre il protagonista metà pollo e metà lepre.

Dietro l’aspetto giocoso, il gioco nasconde una struttura sorprendentemente solida. Le meccaniche si basano sul passaggio dinamico tra tre personaggi – Chickenhare, Meg e Abe – ognuno con abilità specifiche: planare, combattere e difendersi sfruttando una corazza. Questa varietà dona ritmo al gameplay e permette di esplorare scenari differenti, dai ponti sospesi tra isole dei pirati alle grotte minerarie illuminate da cristalli ultraterreni.

Chickenhare and The Treasure of Spiking Beard

Pur essendo pensato per un pubblico giovane, Chickenhare and the Treasure of Spiking-Beard non rinuncia a quel gusto da “vecchia scuola” che farà sorridere i fan dei platform dell’era PS2. L’obiettivo non è tanto la difficoltà dei salti o dei combattimenti, quanto la voglia di completare ogni livello al 100%: monete, tesori nascosti, e tre gemme per stage che mettono alla prova chi ama scoprire ogni segreto. È qui che il titolo rivela il suo vero cuore, con un sistema di sfida progressiva che rende gratificante tornare sui propri passi.

Sul fronte estetico, il lavoro di N-Zone colpisce per la ricchezza cromatica. Le ambientazioni sembrano uscite da un film d’animazione in full HD: cieli saturi, scenari vasti e prospettive che cambiano senza strappi, offrendo una sensazione di fluidità e meraviglia. Le transizioni tra ambienti marini, castelli e foreste sono curate con gusto europeo, vivaci ma sempre bilanciate.

La trama è un classico “bene contro male”, con Chickenhare e la sua squadra alle prese con il pirata Spiking-Beard, deciso a scatenare il caos nel regno. Non pretende di innovare, ma accompagna l’azione con leggerezza, utilizzando il racconto più come cornice che come motore drammatico. È il tipo di storia che ti tiene col pad in mano grazie all’ironia e ai dialoghi scattanti, non alle svolte narrative.

Chickenhare and The Treasure of Spiking Beard

Chickenhare and the Treasure of Spiking-Beard è una piacevole sorpresa: un platform colorato, divertente e dalla buona dose di sfida per chi ama completare tutto fino all’ultimo tesoro. Qualche imprecisione nei comandi non compromette l’esperienza, che resta genuinamente appagante. Più che una semplice trasposizione cinematografica, è un piccolo tributo alla fantasia e all’esplorazione.

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