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L’industria dello streaming anime è sempre più nelle mani di Netflix e Crunchyroll, che nel 2023 hanno rappresentato insieme l’82% del mercato globale. Secondo un rapporto della società di ricerca Bernstein, il settore è destinato a crescere fino a 16 miliardi di dollari entro il 2030.
Netflix e Crunchyroll: due strategie vincenti
- Netflix domina in termini di ore di visione e ricavi, grazie alla sua vasta base utenti e a titoli esclusivi come Black Clover: Sword of the Wizard King e Four Knights of the Apocalypse.
- Crunchyroll, invece, si distingue per il merchandising e la produzione diretta, con vendite superiori al miliardo di dollari nel 2023 e un ruolo attivo nei comitati di produzione anime.
Critiche al modello di business dello streaming anime
Nonostante la crescita, emergono alcune problematiche:
- Netflix è accusata di non distribuire equamente i guadagni agli animatori, con pagamenti a tariffa fissa e senza royalties basate sul successo delle serie.
- Crunchyroll ha ricevuto critiche per la gestione dei dati di vendita e il trattamento dei doppiatori, con accuse di posizioni anti-sindacali.
- Le finestre di esclusività si stanno allungando, riducendo le opportunità di guadagno per gli studi di produzione.
Il futuro dello streaming anime
Con il mercato in espansione, la competizione tra le piattaforme continuerà a plasmare l’industria. Tuttavia, le politiche di licenza restrittive e la distribuzione dei ricavi restano questioni aperte che potrebbero influenzare il futuro degli anime in streaming.