Days Gone Remastered – Recensione PS5

Days Gone Remastered - La recensione in versione PS5
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Anno 2019, con un colpevole ritardo, lo studio di sviluppo Bend Studio, noto ai più “anziani” per la serie Syphon Filter e ai più giovani per le trasposizioni per console portatili Sony di Resistance e Uncharted, approda sulla console casalinga della casa giapponese con Days Gone.

La moda del mondo postapocalittico invaso da zombie è ormai alla fine ma il lungo progetto dello studio statunitense è pronto ad arrivare nelle mani di un pubblico ormai forse troppo stanco e che non ha saputo apprezzarlo del tutto.

A distanza di 6 anni precisi, sull’onda della nuova missione di Sony di rivendere su PlayStation 5 i suoi giochi single player, possiamo vestire nuovamente i panni di Deacon St. John nel suo viaggio attraverso un Oregon devastato e morente.

Per poter scoprire la trama e le caratteristiche principali del titolo vi lascio alla recensione originale del collega Salvatore che potete trovare a questo indirizzo mentre, in questo articolo ci soffermeremo sulle effettive novità proposte in questa remastered.

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Days Gone Remastered - La recensione in versione PS5

Una “nuova” veste grafica

Grazie alla potenza di PS5, è ora possibile scegliere tra le classiche due opzioni Prestazione per stabilizzare il framerate e Qualità per la resa grafica del titolo. Sono state fatte delle grosse migliorie su ombre / luci e sulla resa generale dell’ambiente per sfruttare al massimo le potenzialità della nuova ammiraglia Sony.

Per quando sia un buon lavoro, stiamo parlando di perfezionamenti ad un titolo uscito a fine vita di PS4 e che già allora era visivamente spettacolare. 
Sicuramente la potenza della nuova console Sony ha permesso a Bend Studio di superare alcune limitazioni tecniche ma, chi ha avuto modo di provarlo in versione aggiornata grazie alle patch PS5, non troverà effettivamente un salto così grande.

Più evidenti sono invece le nuove opzioni di accessibilità sia a livello visivo, come quelle che permettono di colorare nemici ed NPC per risaltare nelle situazioni buie, sia sul gameplay, come aiuti sonori per trovare i numerosi collezionabili o la possibilità di rallentare la velocità del gioco, molto utile nelle situazioni più concitate.

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It’s raining Zombies!

Le aggiunte più sostanzione in questa nuova edizione sono principalmente due.

La prima riguarda due nuove opzioni attivabili nella campagna single player:

  • Morte Permanente, indirizzata ai più temerari, dove si dovrà giocare con la massima cautela per non rischiare di perdere definitivamente tutti i progressi.
  • Speedrun, dove si potrà “gareggiare” contro avversari di tutto il mondo per decretare chi sia il biker sopravvissuto più rapido a completare la campagna.

Gradite modalità ma che effettivamente potranno piacere solo ad una ristretta fetta di pubblico.

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Days Gone Remastered - La recensione in versione PS5

La vera importante aggiunta è chiamata “Assalto Orda”, accessibile fin da subito ma consigliata solo dopo alcune ore passate a prendere dimestichezza con le meccaniche base di gioco.

Abbandonati in una grossa porzione di Oregon, dovremo sopravvivere il maggior tempo possibile eliminando ondate sempre più aggressive di zombie solo grazie alla moto e a quello che troveremo raggiungendo ed aprendo casse di equipaggiamento sparse per la mappa.

La modalità è decisamente molto più Arcade della campagna e si basa su un sistema di punti che si potranno guadagnare in base a uccisioni e alle orde sgominate. 

A seguito della nostra dipartita (molto rapida nelle prime partite) i punti ottenuti si trasformeranno in esperienza che, grazie ad un sistema di livelli, ci permetterà di sbloccare nuovi personaggi, livree per la moto e una serie di perk da attivare prima di ributtarci nella mischia.

Questi ultimi, divisi bonus o malus, sono in grado di cambiare anche radicalmente le possibilità del gameplay e permettono anche di variare la percentuale di punti ricevuti, incrementati se il perk è negativo e diminuiti se positivo.

Questa modalità è forse quella più richiesta dai giocatori perché sfrutta uno degli aspetti più spaventosi ed affascinanti del titolo di originale di Bend Studio.

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Days Gone Remastered - La recensione in versione PS5

Commento finale:

Days Gone Remastered si presenta come l’ultima iterazione dell’idea di Sony di rimpinguare il suo parco titoli ripulendo giochi recenti e rivenderli come nuovi.

Per quanto sia un buon action adventure, il lavoro fatto su questa versione non giustifica una spesa di 50€ a fronte di aggiunte così poco corpose
Chi ha giocato la versione originale su PS4 o, ancora meglio, quella in retrocompatibilità con la patch ps5 uscita in concomitanza della versione PC, non vedrà differenze così sostanziali da invogliarlo ad una ulteriore run.

La nuova modalità orda, pur essendo molto ben fatta e divertente, è limitata dall’essere solo un’aggiunta al titolo originale.

L’acquisto è consigliato a chi non ha mai avuto modo di provare l’opera di Bend Studio o a chi vorrebbe mandare un messaggio a Sony riguardo un seguito, anche se secondo le ultime dichiarazioni sarà molto molto difficile una nuova avventura nell’Oregon.

Voto per l’impegno: 5.0

Sull'autore

Mirko Ballarino