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Il mondo narrativo Disney ci ha sempre abituati a una varietà straordinaria di generi, stili e contaminazioni creative, capaci di spaziare dal cyberpunk più futuristico al fantasy più classico, fino a perdersi in universi originali e peculiari come quello di Ducktopia. Questa serie, ormai piuttosto lunga e articolata, ha recentemente visto la pubblicazione di un’edizione particolarmente curata e interessante per tutti gli appassionati di fumetti Disney e di fantasy in generale.
Ducktopia porta la firma di una delle scrittrici italiane più amate nel panorama fantasy contemporaneo: Licia Troisi e Francesco Artibani, affiancati da un artista di grande talento, Francesco D’Ippolito, il cui stile autoriale contribuisce in maniera determinante a dare vita a un mondo che non solo si lascia leggere con piacere, ma sorprende e coinvolge profondamente il lettore, capitolo dopo capitolo.
La trama ci immerge in un mondo fantasy piuttosto tradizionale, dove un oscuro e grave pericolo minaccia l’equilibrio dell’universo, spingendo un gruppo di eroi — non certo i classici cavalieri perfetti, ma figure spesso imperfette e molto umane — a intraprendere un viaggio epico per salvare la situazione. Tuttavia, quello che all’inizio sembra un racconto fantasy come tanti, dopo pochi capitoli si rivela un’opera molto più complessa e stratificata, in cui il genere diventa la cornice di un racconto che va oltre, fondendo e reinterpretando archetipi classici.
Se oggi si tende spesso a definire storie di questo tipo come isekai — ovvero racconti di mondi paralleli o universi alternativi in cui i protagonisti vengono trasportati o reincarnati — preferisco evitare questa etichetta per non limitare la ricchezza narrativa che Ducktopia offre.

Il bello di questa avventura sta proprio nella sua capacità di far immergere il lettore in un mondo ricco di dettagli e riferimenti, talmente numerosi da stimolare la curiosità di scoprire l’origine di ogni nome, di ogni vignetta e di ogni battuta. Gli omaggi alla cultura pop classica si sprecano: dal mondo di Tolkien alle saghe fantasy più celebri, fino a suggestioni che ricordano lo Strigo e altre opere amatissime. Questi richiami sono distribuiti con maestria e delicatezza, regalando un sapore di familiarità e al contempo di novità.
Licia Troisi e Francesco Artibani hanno svolto un lavoro eccezionale, costruendo una narrazione ricca di azione, personaggi ben caratterizzati e momenti di comicità che non mancano mai di strappare un sorriso. Gli auturi sono riusciti a fondere sapientemente una cornice narrativa solida e credibile con la creazione di un universo fantasy vibrante, vivido e godibile, capace di essere letto e apprezzato come un vero e proprio romanzo.
Dal lato artistico, Francesco D’Ippolito ha tradotto in immagini i pensieri e le atmosfere di Licia con grande maestria. Il suo tratto è preciso, dinamico e votato a valorizzare le scene di grande azione, senza però trascurare i momenti più calmi e introspettivi. I dettagli sono numerosi ma mai eccessivi; ogni elemento grafico si integra perfettamente con la narrazione senza distrarre, mantenendo sempre lo sguardo del lettore incollato alle pagine.
In conclusione, Ducktopia è un viaggio che ogni appassionato del mondo Disney e del fantasy dovrebbe intraprendere almeno una volta. Non è solo una grande dimostrazione delle capacità narrative e di omaggio degli autori, ma anche un perfetto esempio di come il fumetto possa rielaborare con rispetto e creatività le grandi opere di genere, senza mai perdere il proprio cuore e la propria originalità.
