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Glen Powell è uno degli attori più in ascesa di Hollywood: versatile, affascinante e capace di destreggiarsi tra ruoli comici e drammatici, oltre che nel cinema d’azione (Top Gun: Maverick, Hit Man). Ma c’è un ruolo iconico che, secondo lui, non gli appartiene: James Bond.
“Sono texano,” dice Powell senza esitazioni. “Un texano non dovrebbe mai interpretare James Bond. La mia famiglia scherza sempre: potrei fare Jimmy Bond, ma James Bond no. Serve un britannico autentico per quel tuxedo.”
Nonostante questa chiara linea rossa, Powell non manca di ambizione. Il giovane attore considera la sua carriera come una vera “film school”: ogni set è un’opportunità di apprendimento, lavorando con registi del calibro di Richard Linklater, Lee Isaac Chung, J.J. Abrams ed Edgar Wright. “Ogni volta che sono sul set, imparo qualcosa. Quando arriverà il momento di dirigere, sarò molto più preparato,” spiega.
Attualmente, Powell è concentrato su una serie di progetti cinematografici e televisivi: oltre al remake di The Running Man, è in trattative per un eventuale sequel di Anyone But You e continua a collaborare con la Omaha production banner dei Manning. Nonostante il successo e la popolarità, Powell rimane pragmatico: il ruolo di 007 non è nei suoi piani, ma la crescita artistica continua attraverso scelte più coerenti con la sua identità e il suo percorso.
La scelta di Powell di rinunciare a Bond sottolinea un aspetto raro nel mondo dello spettacolo: la consapevolezza di sé e dei propri limiti, bilanciata da una curiosità costante e dalla voglia di sperimentare. Non è il prossimo 007, ma è sicuramente uno degli attori più interessanti su cui Hollywood punta per ruoli da protagonista, capaci di combinare carisma, azione e profondità emotiva.