Autori: Lorenzo Ceccotti
Casa editrice: Bao Publishing
Genere: Graphic Novel
Uscita: 12/12/2014
Prezzo: 25.00€
Pagine: 280
Molti aspettavano con un ansia trepidante l’uscita di Golem, del talentuoso Lorenzo Ceccotti, conosciuto come LRNZ. Molte aspettative hanno avvolto quest’opera in un alone di aspettative e di attese e ovviamente come sempre accade con i prodotti attesi, il risultato è davvero contrastante. Non si tratta ovviamente di un manga italiano, anche se alcune tavole hanno lo stile prettamente nipponico e nella nostra recensione vogliamo parlarne senza cercando di essere il più obbiettivi possibile.
Ci troviamo in un futuro non molto remoto in cui l’Europa e l’Asia si uniscono in un’unica alleanza, l’Eurasia (come il continente) e l’Italia diventa una potenza rispettabile, con tanto di persone felici che la abitano e che ormai non temono più nemmeno le malattie più mortali, come il tumore. Il presidente governa dalla sua sede in modo giusto e democratico un paese che ormai è progredito in una maniera considerevole. Ovviamente il tutto è solo una facciata per una società capitalista che senza ritegno sfrutta il debole per arricchirsi ulteriormente e tenere sotto controllo ogni persona. In quest’ambiente un ragazzo, Steno, si sveglia in preda ai continui incubi e tutto ciò perché non prende delle pillole per dormire senza sognare, una pratica che potrebbe essere un assurdo modo per sopprimere quella parte di noi che continua a vivere anche durante il sonno, annientare i sogni. Durante il ritorno da scuola la madre di Steno e il bambino vengono bloccati nel traffico e questi vede una ragazza che gli piace nella macchina vicina, ma in quel momento dei terroristi denominanti Shirai attaccano la macchina e rapiscono il padre, la ragazza e lo stesso Steno, mentre la madre viene presa delle forze di polizia. Da cui il ragazzo inizia a scoprire la verità sull’identità del presidente, su suo padre e sul potere che è contenuto nel giovane.
Passiamo subito alla parte più bella di questa graphic novel: i disegni. LRNZ è stato capace di unire diversi stili di disegno, creando un’opera contenutisticamente ricchissima. Alcune tavole hanno una potenza visiva tale da far battere il cuore. I colori caldi si mischiano sapientemente con i toni freddi delle ambientazioni che però sfociano nel classico tono futuristico bluastro. Le tavole sequenziali invece sono piuttosto semplici, ma lo stile è un miscuglio tra i comics e i manga e ovviamente lo stile è prettamente cyberpunk. E’ fantastica anche l’idea di un intero continente unito con tanto di una moneta unica, ma l’utopia spesso diventa distopia, come ci insegna la fantascienza.
Lì dove i disegni superano i limiti della bellezza, però, ci sono i dialoghi e la sceneggiatura a rovinare tutta la storia. LRNZ è principalmente un fumettista e ciò traspare da ogni tavola, ma è anche chiaro che a scrivere egli non sia cosi capace. Questa è infatti una pecca che rende la lettura vuota e a tratti noiosa. La storia semplice prosegue senza grosse sorprese verso la fine, regalando soltanto alcuni omaggi ad altre opere come ad esempio Akira. La sceneggiatura stessa, per quanto funzionale risulta essere a tratti banale e alcune frasi sembrano messe lì a caso. I personaggi sono caratterizzati in una maniera scialba, mentre quelli secondari, non vengono quasi menzionati, anche se in realtà fanno crescere più interesse dei primari. Tutto ciò poteva essere evitato con uno sceneggiatore in gamba.