Autore: Masato Natsumoto, Hajime Yatate, Yoshiyuki Tomino
Genere: Fantascienza
Editore: Star Comics
Volumi: 4 (in corso)
Volumi in Italia: 1 (in corso)
Formato: 13×18, B, 176 pp, b/n e col., Sovraccoperta, € 5,50
Il mondo dei mecha è vasto e ampio, con tantissime serie che hanno reso il mondo dei robot cosi immenso. La serie dei robot definiti da alcuni, “magici”, fu soppiantata da quelli più realistici e resi simili a dei veri carri armati con i piedi, i Gundam. La serie dedicata a queste macchine da guerra si è espansa in tante altre piccole e grandi saghe, divenendo la serie di fantascienza giapponese per eccellenza e creando dei modelli di Gundam verosimili e realistici. Uno dei punti cardine, infatti, era da sempre il grande realismo con il quale si è cercato di spiegare il funzionamento di ogni singolo dettaglio, come se ci trovassimo in una robot vero e proprio. In questa vogliamo dirvi la nostra sul primo numero di Gundam 0083 Rebellion.
Zeon non è stato sconfitto
La sconfitta di Zeon era ormai una cosa confermata e da anni la confederazione terrestre ha potuto godersi un periodo di pace e di ricostruzione delle zone colpite dalle forze nemiche in seguito alla Guerra di Un Anno. Questo non ha però fermato la corsa alle armi e la creazione di nuove tipologie di Mobile Suit Gundam, dei mecha di grande potenza creati grazie alla particolare lega chiamata Gundarium. Due giovani di nome Keith e Kou studiano all’accademia per diventare piloti di Mobile Suit e uno di questi, Kou è sempre più convinto che le abilità della persona fisica influiscano in modo sostanzioso sul rendimento della macchina. Le teorie di Kou sono poi affiancate da dei dati che i due amici estrapolano da un mecha relitto della guerra contro Zeon.
Nel frattempo iniziano a comparire nello spazio i primi reduci delle forze di Zeon, che sono poco più che un gruppo di pirati dello spazio, pronti a tutto per avere un po’ di materiali e carburante. Tra le rovine spaziali si nasconde inoltre “Il giardino di Spine”, una grande base di Zeon che ha come obbiettivo la ristrutturazione dell’impero e l’imminente attacco al pianeta Terra.
Il realismo robotico
Come abbiamo detto poco prima, la serie Gundam è caratterizzata da un enorme realismo per quanto concerne il lato tecnico di queste macchine e ciò si evince in ogni frangente di questo manga. Il primo numero è pieno di piccoli tecnicismi, che a volte hanno dei significati reali e altre volte no, ma fanno sempre piacere in quanto rendono credibile l’immersione. Il tratto del disegno è pulito e nitido con più tonalità di scuro. Questo rende i disegni più tridimensionali e dona alla storia un sapore più veritiero. Le prime pagine, a colori, sono disegnate a mo’ di anime e ci sarebbe piaciuto davvero tanto leggere tutta la storia disegnata a colori, ma i costi sarebbero enormi. Chiaramente a differenza dell’anime, qui ogni azione va immaginata alla meglio, ma non risulta difficile farlo e siamo impazienti di mettere le mani sul prossimo volume, in quanto questo era solo un preludio di ciò che accadrà: una nuova guerra contro Zeon.