Il Caffè Videoludico con Raymond Benson

Raymond Benson nato in Texas e vive nei dintorni di Chicago. Scrittore, musicista e regista teatrale, autore di libri e videogiochi,è stato  incaricato dagli eredi di Ian Fleming di proseguire la saga di 007. Ha collaborato con Stephen King e Tom Clancy ed è corteggiato da Holywood per la versione cinematografica dei suoi romanzi noir. Di recente ha scritto due libri della saga Metal Gear Solid e il romanzo ispirato a Homefront.

RaymondBenson

Domanda:Come è stato commissionato a scrivere il romanzo di MGS?

Risposta: Quello che mi è stato detto e che Hideo Kojima aveva un breve elenco di chi voleva come scrittore per il romazo di MGS. Del Rey ( una divisione di Random House ) contattò il mio agente per vedere se ero interessato. Se non ricordo male ho dovuto scrivere un breve profilo della storia di MGS e presentarla. Per fortuna hanno scelto me.

D: Ha mai giocato a Metal Gear Solid o ha mai fatto giocare suo figlio?

R: Sono stato un grande giocatore negli anni 1980 e ’90, e ho lavorato nel settore dei videogiochi per quasi 10 anni come scrittore / disegnatore. Quindi ho giocato a molti giochi.  Tuttavia adesso  sto nella mia 50 (riferito agli anni) e non ho il coordinamento, la pazienza o il tempo per giocare ai giochi come quelli a eccezione dei periodi. Non sono mai stato bravo a giocare ai giochi di tipo Shooter/Stealth. Cosi ho visto mio figlio mentre giocava, e ho visto tutti video di entrambe le partite ( riferito a mgs e mgs 2 ).

D: Ha mai conosciuto Hideo Kojima?

R: No. Il mio contatto principale era Ryan Peyton, che è stato coinvolto direttamente con MGS e Kojima stesso.

D: Da quanto ha scritto e visto, pensa che Metal Gear Solid dia una morale ai ragazzi?

R: Per me è solo una grande corsa sulle montagne russe ( tradotto letteralmente). E’ fantascienza/fantasy militare. Conosco tanti fan prenderlo sul serio e leggere ogni sorta di cosa filosofica in esso…

D: E’ stato bello scrivere un romanzo tratto da un videogioco?

R:  Sono stato felice di lavorarci.

D: Lei ha anche scritto anche dei romanzi tratti da un altro famoso videogioco di spionaggio, creato da Tom Clancy, quale ha preferito?

R: La differenza era che i libri di Tom Clancy Splinter Cell sono storie originali con il personaggio Sam Fisher.  I libri MGS sono rigorosamente basati sulle storie dei due videogiochi. Suppongo che i libri di Splinter Cell sono stati più difficilia questo proposito, ma io non posso dire di preferire l’uno all\’altro.

D: Come è stato commissionato a scrivere i romanzi di 007?

R: Questa è  una storia più lunga. Nei primi anni 1980, ho scritto un libro intitolato The JAMES BOND BEDSIDE COMPANION, una storia non-fiction del fenomeno Bond. Sono andato in Inghilterra per la ricerca e incontrato i membri della famiglia di Ian Fleming, alcuni dei suoi soci in affari e amici. Dopo che è stato pubblicato nel 1984, alla gente di Fleming Estate è piaciuto e siamo rimasti in contatto. In questo momento l’autore di Bond era John Gadner e rimase tale fino al 1995. Improvvisamente, alla fine dello stesso anno, ho ricevuto una chiamata dalla gente Estate. Mi è stato detto che Gardner ha voluto ritirarsi dal concerto ed è stato chiesto se sarei interessato al lavoro. Ho dovuto scrivere un profilo per una storia su specifiche, e quindi i primi quattro capitoli. Una volta che questi sono stati approvati, ho il contratto.

D: Pensi che ci sarà una pubblicazione italiana de The dark side of the morgue?

R: Non so, dipende da quando vende A hard day’s death…

D: In passato ha lavorato nel campo videoludico come scrittore/designer, è stato interessante? Rifarebbe di nuovo il suo vecchio lavoro?

R: E ‘stato un lavoro ottimo e creativo quando l’ho avuto negli anni 80 e 90. Tuttavia  l’ho lasciato indietro e mi  sono concentrato sui romanzi. Credo che la tecnologia sia passata per me. Ma se una societa venisse da me e mi cheidesse  di contribuire alla storia/personaggi/dialoghi,  lo considererei.

D: Segue con grande interesse e allo stesso tempo preoccupazione l’evolversi della crisi USA-CINA-TAIWAN sulla quale, assie e a Clany, ha basato Splinter Cell Barracuda?

R: Uno scrittore thriller deve sempre tenere in considerazione ciò che gli accade attorno. Con “Operation Baracuda” ho deciso che sarebbe stato interessante esplorare la situazione geo-politica.

D: Come scieglie le ambientazioni per i suoi romanzi?

R: Non sono sicuro di poter rispondere… A volte ho una storia si basa su un luogo e ci  scrivo, altre volte ho una storia che necessità  una località giusta per addottarlo. Cerco di visitare ogni luogo se è possibile. Cosi ho fatto per i romanzi su Bond.

D: Qual’è il suo romanzo di spionaggio preferito?

R: Dalla russia  con amore di Ian Fleming

D: Come mai si è dedicato ai romanzi di spionaggio?

R:  I miei romanzi originali non sono tutti di spionaggio. Sono thriller, che coinvolgono le persone coinvolte in circostanze  straordinarie (cioè DIAMONDS SWEETIE, BLIND) o di un rock ‘detective n’ roll (A Hard Day’s MORTE, Dark side of the Morgue).

D: Qual’è il suo film preferito, e l’ha mai inserito in uno dei suoi romanzi come omaggio?

R: Il mio film preferito è 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick. No, non credo d’averlo mai inserito.

D: Il suo personaggio preferito in MGS?

R: Beh se non è Snake, allora non so chi è. Il mio cattivo preferito è Psycho Mantis.

D: Quante ore dedica alla scrittura?

R: Beh, dipende dalla parte in cui mi trovo. Di solito 4-6 ore.

D: Cme è nata la passione della scrittura?

R: Sono stato sempre interessato nelle arti… prima al teatro(sono stato uno stage director e un compositore musicale nei miei 20 anni e inizi dei 30) e cosi ho iniziato la scrittura… si è ramificata nell’industria videoludica e dopo tornai sui libri. Non so… credo d’avere solo una passione di raccontare le storie.

D: Tra tutti i suoi romanzi quale considera il “migliore” e il “peggiore”?

R: E’ come giudicare un bambino… non posso farlo.

D: Cosa pensa della strana politica in Italia?

R: In realtà non so tanto… solo ciò che scrivono sui quotidiani Americani, il che  non è tanto.

Ringrazio Raymond Benson per le sue risposte.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.

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