Titolo: La Morte di Wolverine
Linea: Marvel
Collana: Panini Comics
Serie: La morte di Wolverine
Autore: Steve McNiven, Charles Soule
17X26 col. , 128 pp
Genere: Supereroi
Titolo da: libreria
Ogni personaggio fumettistico ha i suoi momenti duri, in cui i lettori diminuiscono e bisogna cercare di rilanciare il personaggio. Altre volte bisogna lasciarlo andare, come un amore ormai arrivato a capolinea. Ovviamente con Wolverine non intendiamo dire che si tratta di un amore finito, ma semplicemente un po’ appassito negli ultimi anni. Per la fine di un’era sono stati chiamati due personalità molto influenti: Charles Soule e Steve McNiven. Edito da Panini Comics, vi presentiamo La Morte di Wolverine.
Addio, eroe
Per Logan la vita è arrivata alla fine. Questo era già chiaro dapprima della miniserie grazie alla sua perdita dei poteri di guarigione, il suo allontanamento dagli X-Men e Vendicatori. Lo avevamo intuito meglio in Tre Mesi per Morire e questo è un duro addio verso questo personaggio. Trovandosi senza il suo potere Logan ha chieso l’aiuto di tutti, anche di Reed Richards. Questi amichevolmente gli consiglia di rintanarsi da qualche aspettando che il geniale scienziato trovi una cura, ma non è da Logan nascondersi. Nel frattempo sulla sua testa pende una stellare taglia e i criminali più cruenti cercano di catturarlo. Tra questi troviamo Nuke, l’eroe patriottico, Viper insieme a Sabertooth e cosi via. Braccato come un animale Wolverine dovrà scoprire il mandante e cercare di sconfiggerlo.
Ci rivedremo mai?
Come abbiamo detto, La Morte di Wolverine segna la fine del personaggio e quindi della sua linea editoriale. Non vuol dire però che questa scelta sarà sempre attiva. Ricordiamo infatti che per diversi rilanci Marvel (e DC) hanno sfruttato la morte come espediente per rilanciare un personaggio più agguerrito e con i fan attivi.
Dietro ai testi un bravissimo Charles Soule ci mostra la storia che potenzialmente poteva sicuramente dare di più dal lato della storia. Infondo, la morte dovrebbe essere accompagna con un maggior pathos, ma cui era limitato. I dialoghi però volano lisci e alla fine la lettura vola grazie alla sua fluidità. Steve McNiven ci mostra invece uno stile pulito e maturo, ma strapieno di dettagli, una gioia per gli occhi. Sia le azioni che i momenti pacati sono curati fin nei minimi dettagli e rendere tutto spettacolare. Le pagine splash invece brillano, davvero.
Come gran finale, la nuova edizione Panini ha parecchie pagine dedicate alle copertine variant, schizzi preparatori e ovviamente i pensieri degli autori riguardo alla realizzazione del volume. L’acquisto del volume è pressoché obbligatorio per i fan del ghiottone.