Autore: Hiroiko Araki
Editore: Star Comics
Pagine: 320
Prezzo: 7 €
È il 1938, il razzismo negli Stati Uniti è dilagante, in Italia vengono approvate le prime leggi razziali ed il mondo inizia a tremare per l’avvento di una nuova guerra imminente. In questo scenario, il nipote di Jonathan Joestar compare a New York accompagnato da nonna Erina. Ma la stirpe dei Joestar non è destinata a vivere in tranquillità. Quali nemici dovrà affrontare il giovane Joseph, il nuovo JoJo, in Battle Tendency?
Il vento caldo del deserto
La storia di Battle Tendency, anche se è a tutti gli effetti un seguito della precedente Phantom Blood, è perfettamente godibile da tutti i lettori, costituendo una storia con un proprio inizio ed una propria fine. La storia inizia da uno scavo in Messico, in cui nazisti portano alla luce un inquietante reperto archeologico. Quella che sembra un’elaborata scultura raffigurante un uomo parzialmente inglobato da un pilastro di pietra attira l’attenzione del Reich per la presenza intorno alla “scultura” di molte copie della Maschera di Pietra, il malvagio artefatto in grado di trasformare un uomo in uno spietato vampiro. Quando il pilastro si anima, i nazisti cercano di intrappolare la creatura al suo interno, con scarsi risultati. Santana, l’uomo del pilastro, si rivela un essere potentissimo ed inarrestabile, appartenente alla razza che creò i mostruosi vampiri semplicemente per essere sfruttati come risorse di cibo. Ma Santana non è l’unico essere supremo addormentatosi sulla terra, altri tre esseri, molto superiori a lui, attendono di essere risvegliati nei sotterranei di Roma…
Il buon Araki ha imparato rapidamente dagli errori commessi alla fine di Phantom Blood, in cui gli scontri si susseguivano in un vortice di violenza senza senso. Raramente in questa serie i protagonisti si affideranno alla forza bruta o a potentissime esplosioni di potere, ma useranno sempre tali poteri in modi inusuali, bizzarri, sfruttando l’ambiente circostante a loro vantaggio. Battle Tendency è una serie in cui le più grandi battaglie si vincono grazie ad intelligenza ed inganno, affidandosi spesso a trucchi di illusione e prestidigitazione, stratagemmi che regalano al lettore momenti di puro divertimento. In molti fra i fan vedono una grande affinità tra questa serie e Magical B.T., una vecchia serie dello stesso autore in cui un ragazzino usava le sue abilità di prestigiatore per ingannare amici ed avversari.
Propensione alla battaglia
Battle Tendency, è una serie che si regge sulle robuste spalle del suo protagonista. Joseph non ha molto in comune con suo nonno; la sua abilità nell’uso delle onde concentriche è innata, non frutto di allenamenti, il suo carattere è ben più spaccone, molto distante dalla galanteria del suo avo, ma il suo senso di giustizia fa onore alla memoria dell’eroico Jonathan, anche se i metodi con cui mette in pratica la sua filosofia lo mettono spesso nei guai. La sua entrata in scena, è un momento davvero memorabile, il modo in cui reagisce alla prepotenza di due poliziotti razzisti e corrotti ben definisce il suo carattere irruente, il suo spirito combattivo ed il suo potenziale. Nonostante la sua forza ed i suoi poteri, il nuovo JoJo comprende il valore di una buona strategia, affidandosi talvolta a poco onorevoli ma ben studiate fughe dal campo di battaglia, spesso utili a spostare il luogo dello scontro verso un ambiente più favorevole, lontano da innocenti che potrebbero venire coinvolti.
Il primo scontro importante in Battle Tendency sarà tra Joseph e Straitso, l’ultimo sopravvissuto allo scontro contro Dio cinquant’anni prima, diventato anch’egli un vampiro. Straitso era tuttavia un personaggio secondario, quasi inutile, non ci è quindi dispiaciuto vederlo sconfitto ed umiliato dallo scaltro e sleale Joseph. Di ben altra pasta sono gli uomini del pilastro. Santana, nonostante la sua inesperienza riesce a tenere in scacco con facilità un’intera base militare, mentre i suoi superiori Whamoo ed Eisidisi si dimostrano dei veri guerrieri che coniugano abilità, esperienza ed onore. Sarà proprio grazie ad un mortale patto tra loro e Joseph che a quest’ultimo verrà concesso il tempo di prepararsi a dovere allo scontro finale. Il quarto essere, Kars, che sembra essere al comando di questi mortali esseri, per il momento rimane nell’ombra, e si concentra sulla ricerca di un gioiello in grado di vanificare la sua unica debolezza, il sole.
Con amici come questi…
JoJo non è il solo ad opporsi alla minaccia degli uomini del pilastro, oltre al supporto di sua nonna Erina e di un ormai anziano Speed Wagon, potrà contare su validi alleati, primo fra tutti l’ufficiale nazista Stroheim, il quale pur avendo la fibra morale di un cattivo di Ken il Guerriero, condivide l’obiettivo di eliminare la minaccia degli esseri supremi. Conosceremo anche il nipote del nobile maestro di Jonathan, Caesar Antonio Zeppeli, un inguaribile playboy italiano che farà da compagno e rivale per Joseph, inventore di una particolarissima tecnica concentrica, e della misteriosa Lisa Lisa, mentore di Caesar che sottoporrà JoJo ad un mese di severissimi allenamenti. I comprimari “combattenti” in Battle Tendency sono ben scritti e caratterizzati, a differenza delle inutili spalle che si alternano nel corso della trama, a cui per fortuna verrà dato poco spazio.
Si ha l’impressione che durante Battle Tendency, Araki sperimenti nuovi modi per “animare” gli scontri. Tale sperimentazione porta a momenti in cui il dinamismo viene reso in modo pulitissimo, ed ad altre vignette un tantino confusionarie. Nonostante ciò, si denota una particolare attenzione nei movimenti dei quattro uomini del pilastro, anche più di quella che caratterizzava Dio Brando nel primo capitolo, visto che i loro movimenti poco hanno a che vedere con quegli degli esseri umani; ad esempio Santana da l’idea di muoversi dapprima come un bambino che sta imparando a camminare, scoprendo però molto velocemente nuovi ed impensabili modi di sfruttare il suo corpo; Eisidisi si muove invece come un ragno spastico, con movimenti scoordinati ma precisi, a tratti ridicoli, incurante dei danni (apparenti) che si provoca muovendosi in tal modo. Quando un autore riesce a dare una forma non solo caratteriale, ma anche dinamica ai suoi personaggi, sappiamo che ha fatto senz’altro un gran bel lavoro.
Commento finale
Vi abbiamo consigliato fortemente di leggere il primo capitolo, ma Battle Tendency gli è superiore sotto ogni punto di vista. L’assenza degli Stand non giustifica affatto la poca attenzione che si tende a dare a questa serie eccezionale. Recuperatela e leggetela ad ogni costo. A presto per la recensione del finale di questa seconda serie.