Leggende Pokémon Z-A – Recensione

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Che cosa posso dire su di una saga che non ha bisogno di presentazioni? Eppure i Pokémon accompagnano milioni di giocatori, nuovi e con qualche anno sulle spalle ( perché non ci piace dire che siamo ormai dei vecchietti dopo aver compiuto le 35 primavere/autunni) che hanno accompagnato in diversi capitoli. Leggende Pokémon Z-A, metto un trattino tra la Z e la A per un motivo ben preciso, ha degli elementi che mi sono piaciuti e altri che vanno assaporati e assimilati nel corso dell’avventura.

Il cambio di meccaniche di gioco lanciate prima su Arceus e poi con i capitoli successivi, ha permesso di mettere al centro dell’attenzione l’allenatore e che i Pokémon siano si importanti ma più per un fine di collezzionismo, permettendo di inserire delle meccaniche che nei capitoli fino a Diamante Lucente non era possibile. Ma bando alle ciancie che la recensione abbia inizio perché ne avremmo tanto da parlare, con tanti elementi nuovi e vecchi in un unico episodio.

Una nuova città

Su richiesta da parte dei genitori il protagonista va a Luminopoli per viverci, la metropoli è l’unica area possibile da visitare nel corso dell’avventura ma le novità non finiscono qui, perché il centro abitato sono presenti delle aree limitate con Pokémon selvatici. Questo ha permesso nel corso delle prime ore di gioco ad avere un accompagnaore, permettendo di capire il contesto del gioco del tutto singolare che inizialmente non nascondo che ho strizzato uno dei due occhi per il contesto, del tutto nuovo per la storia della saga.

Un altro elemento importante sono le lotte contro altri allenatori che avverrà nel corso della notte, in quanto una porzione di un quartiere – se non tutto- diventa il teatro per tantissimi scontri di sera/notte. Questo permette di inserire due caratteristiche che molti giocatori si lamentavano, ossia la carenza di allenatori contro cui allenarsi in singolo giocatore, perché all’interno dell’area saranno presenti alcuni allenatori e sconfitti tutti basterà uscire per poi ritornarci, che ne troveremmo degli altri.

Sostituire la Lega Pokémon con un torneo Z-A ha una vera e propria identità, che aiuta i partecipanti di unire le forze in tanti piccoli gruppi per affrontarne degli altri da soli oppure in altre squadre altrettanto grandi, scalando la classifica dalla lettera Z fino alla cima ossia alla A. Da segnalare che per richiedere un confronto con il detentore di una determinata lettera successiva, dovremmo fare il maggior numero di punti esperienza possibili affrontando altri allenatori, oppure recuperando delle missive che garantiscono un numero di punti d’attitudini maggiori e velocizzando un po’ l’accumolo dell’esperienza.

Il sistema di modifica del personaggio

La creazione del personaggio è rimasto invariato nel tempo, non è stato ne migliorato ne peggiorato ed è pressoché identico ai vecchi capioli della serie, con un sistema di scelta di un numero sufficiente di volti che permette di scegliere – almeno nel mio caso – abbastanza velocemente. Di seguito potremmo anche modificare i tratti del volto come la forma del viso, lo stile della bocca, il colore della pelle e la lo stile della forma degli occhi e altri che non potranno essere modificati nel corso del gioco, mentre in altri invece basterà andare dal parrucchiere.

Perché accenno il parucchiere? Il motivo è semplice, alcuni tratti saranno modificabili al momento della creazione del personaggio e poi modificabili in un centro estetico. Quali? Molto semplice. L’acconciatura e il suo colore ma anche i colori delle iridi degli occhi ( non so con quale tecnica, penso con delle lenti a contatto ma nel gioco non viene specificate) oltre alla modifica delle soppraciglia, con la possibilità di modificare anche in questo caso il colore e la forma.

Tutto sommato è un sistema di creazione abbastanza semplice e lineare, che non richiede una quantità tempo per modificare l’alter ego del gioco però è da lodare la quantità di vestiti da comprare e incrociare, da comprare nei vari negozi sparsi nei vari punti della città. Un aspetto diciamo nuovo sono i centri commerciali, che ricordano quelli veri dalle gallerie fino ad aree più estese che ricordano a delle piccole piazze d’incontro, nelle quali sono inseriti i negozi d’abigliamento, oggetti per la cattura e gestione dei pokémon, negozi specializzati in vari tipologie di prodotti come ad esempio le pietre d’evoluzione ( pietretuono, pietrafoglia, pietrafuoco e via dicendo) e molte altre.

I centri pokémon

Un aspetto che è andato a modificare dall’Arceus e mantenuto poi nei capitoli successivi, è la possibilità di poter archiviare le creature catturate e inserirle nella nostra squadra all’accorenza in qualsiasi momento. Questo aspetto aiuta ad evitare di andare avanti indietro dai centri pokémon, che vedremmo a breve, in modo tale che ogni personaggio immaginario possa evolversi e completare il Pokedex in qualsiasi momento, presente nel nostro rispositivo Rotom.

I centri Pokémon, perdonate la ripetitività della parola ma purtroppo fa parte del contesto di questa tipologia di prodotti, hanno ricevuto un piccolo cambiamento ossia permettono di ricaricare l’energia della squadra che ha combattuto contro altri allenatori oppure creature selvatiche, oltre ad acquistare prodotti di prima necessità. Dalle antiparalisi, poké ball, mega ball, iperpozioni e molti altri saranno disponibili nei diversi centri Pokémon che, fino al momento in cui sono arrivato non ce ne sono molti ma il giusto numero.

Il tutto gestito da un unica persona invece di dividersi in due parti, una dedita alla medicazione delle creature mentre da un altro punto del bancone invece specializzata in prodotti per gli allenatori. Un aspetto positivo è la possibilità di parlare con gli addetti delle raccogliball, ossia sono persone che hanno il compito di raccogliere le sfere di cattura che lanciamo e che magari non vanno a segno, la prima volta che ho incrociato questa persona avevo perso 34 poké ball, 18 mega ball, 7 ultra ball e 2 premier ball lo so sembrano poche ma come gioco io sono tante perché sono abbastanza preciso nel catturare i Pokémon ( non così tanto visto che ho perso 61 sfere) ma per lo meno ritorneranno indietro.

Lotte fra Pokémon

Le lotte fra allenatori, ma anche contro i Pokémon selvatici, sono rimasti invariati rispetto agli ultimi due episodi quindi Arceus e Scarlatto/Violetto ma, è stata aumentata l’intensità dei colpi inflitti e ricevuti verso e contro un determinato avversario. Non tanto per i colpi in se ma l’effetto visivo che rendono ogni mossa bella da vedere. oltre ad essere intrigante da chiamare quando ce ne sarà bisogno, perché infatti ogni creatura potrà imparare tutte le mosse che può conoscere ma potrà utilizzarne solo 4 alla volta.

Per tanto prima di entrare a combattere contro un allenatore, ad esempio, è importante un attimo fermarsi ogni tanto per fare un complesso degli attacchi che possono utilizzare la nostra squadra, ed è importante avere una squadra promiscua in quanto ogni creatura ha mosse adatte a sconfiggere meglio altri Pokémon mentre ad altri no. Per tanto una creatura di tipo foglia è molto forte contro uno tipo roccia, ma al tempo stesso è debole contro uno di tipo fuoco e creare una squadra bilanciata sarà fondamentale per andare avanti nel corso dell’avventura.

Le lotte, che quasi me ne stavo dimenticando perché le stavo liquidando come una parte inutile, si manderà in campo il Pokémon che avremmo selezionato la casella indicata e non più il primo della lista. Sarà fondamentale inviare qualcuno in campo e il motivo è semplice, in quanto gli attacchi dei Pokémon avversari sarebbero indirizzati verso l’allenatore e non contro una delle creature che stiamo allenando. Un aspetto che mi è piaciuto sia rimasta invariata è la dicitura dell’evoluzione quando, se ce ne sia il caso ovviamente, un Pokémon dovrà cambiare forma da una ad un altra.

Il torneo Z-A

L’aspetto sicuramente più influente di questa nuova produzione di Game Freak è proprio il torneo notturno, che rende l’esperienza un po’ sotto tono rispetto ai capitoli precedenti almeno nelle prime fasi. Andando avanti con l’avventura ho assaporato meglio questo nuovo capitolo, che ricorda tantissimo una Parigi nel mondo dei Pokémon in quanto sono presenti tanti riferimenti alla capitale francese, che non vi andrò minimamente a citare se non vi gusterete al meglio l’esperienza.

Una sensazione che ho avuto è che gli sviluppatori abbiano incrociato l’attività di Pokémon Go, con un capitolo in singolo giocatore nella quale l’utente dovrà necessariamente girare nel corso dell’opera. Questa sensazione non mi è mai scomparsa del tutto in quanto, i Pokémon li potremmo incontrare in qualsiasi momento e zona anche sui tetti volendo, in quanto qualcuno per forza di cose scappera dalle zone di contemimento – come se fossero degli zombi – e si muoveranno nell’area della città.

Sarà possibile anche andare sui tetti tramite delle scale che ci permetterà di vedere Luminopoli da un angolazione alternativa, non solo nella vista ma in cima ai palazzi ci sono delle aree nelle quali troveremmo oggetti sparsi come attrezzi per gli allenatori oltre a Pokémon unici. Per tanto il fattore esperienza è fondamentale, oltre al fatto che rimescola ogni elemento in modo differente garantendo novità e al tempo stesso una storia alternativa anche se molte cose sono già state viste nei precedenti capitoli.

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