Il videogioco non è solo un passatempo, ma è un modo di divulgare le idee. Molti videogiochi cambiano il modo di pensare e di guardare il mondo. In questa rubrica verranno spiegati alcuni significati che stanno dietro ai giochi. Filosofia, letteratura, arte e storia, questo è il videogioco.
I film da anni sono da considerare un opera d’arte, può trasmettere un messaggio e talvolta anche insegnare. Al giorno d’oggi il mondo del cinema è pieno di filosofia e può trasmetterci qualcosa come un ideale, un idea, una passione. Lo stesso si dice dei libri, del teatro, della pittura, musica, tutte rientrano nel grande cerchio chiamato “ARTE” e tutte quante ci possono trasmettere un emozione unica. Stesso discorso però non viene preso in considerazione quando iniziamo a parlare dei videogiochi. Siamo cresciuti credendo che fossero dei semplici passatempo, ma ben presto ci siamo resi conto che non è cosi, un’opera videoludica è qualcosa di più di un semplice gioco. Un videogioco è qualcosa di più di un alter ego controllato attraverso i vari input dati da un joypad. In questo primo capitolo vorreii trattare il gioco che mi fece cambiare la vita, il modo di pensare. Parlo di una saga ventennale, “Metal Gear Solid”, un gioco sviluppato da Konami e creata da Hideo Kojima. Questo gioco deve il suo successo ad una trama seria, che si stacca dal mondo virtuale per toccare il giocatore, trasmettendogli un emozione che nemmeno i film riescono trasmettere.
Parlando di MGS non possiamo non parlare dei geni e della teoria del Gene Egoista. Il gene egoista è un libro scritto da un importante biologo Richard Dawkins negli anni 60. Il libro ha scosso subito un gran successo per il suo discorso dell’egoismo dei geni e naturalmente perché è uno dei testi scientifici divulgativi più importanti nel mondo della biologia. Il gene, quindi, come ogni creatura è capace d’uccidere per la propria sopravvivenza, siamo soliti a definire questo comportamento con il termine “Istinto di sopravvivenza”. Il capitolo che voglio trattare è il terzo cronologicamente, uscito sulla prima console della casa Sonytrattava proprio questo argomento, il gene Egoista, forse era il prima opera multimediale a trattare un argomento simile. Il dualismo tra la vita e la morte è persistente nel gioco, la vita come egoismo, la vita peccato. Durante l\’intero gioco questi saranno i pensieri che perseguiranno il protagonista e noi, rivelando solo alla fine che la vita è qualcosa di più di un semplice DNA.
Metal Gear Solid narra le vicende di un agente in congedo, Solid Snake, famoso per aver ucciso il criminale Big Boss (che altri non è che suo padre). La missione di Snake è facile, fermare il lancio nucleare dell\’arma di ultima generazione, il Metal Gear Rex. Il capo dell’organizzazione terroristica che sta dietro al lancio è il fratello gemello di Solid Snake, Liquid Snake. I due non sono persone come tutti noi, sono stati creati artificialmente grazie ad un utero preso in affitto e ai geni di Big Boss (il padre di Snake N.d.a.).
Parlando dello stesso Snake, non parliamo di un semplice fantoccio fatto di pixel, ma di una persona vera. Durante tutto il gioco infatti, il personaggio viene preso in giro dagli altri, dai dialoghi con gli altri personaggi possiamo accorgerci che anche se sono digitali, sono consapevoli di ciò, sono consapevoli che sono fittizi e che non esistono. Durante gli ultimi minuti di vita, Psyco Mantis dice: “Tu sei uguale a noi. Non abbiammo passato, non abbiamo futuro. Viviamo per il momento e questo è il nostro unico scopo. Il mondo è un posto più interessante grazie alle persone come te.”. Questa frase rivela chiaramente che Mantis sa di essere un personaggio inesistente e che la loro parziale esistenza è dovuta alla nostra bramosia di divertirci. La figura “vuota” del protagonista acquista dei valori man mano che si procede avanti con il gioco. Snake è un personaggio solo, ha sempre vissuto per uno solo scopo, quello d\’uccidere il nemico. Snake non si è mai chiesto il perché, ha solo eseguito gli ordini (d’altronde come poteva farlo,visto che siamo stati noi a comandarlo per tutto il tempo, siamo stati noi a uccidere i nemici). In un dialogo Liquid Snake si rivolge al giocatore e a Solid :“Io studiavo la tua espressione mentre li uccidevi. Eri pieno di eccitazione per la battaglia”, questo un chiaro riferimento al giocatore in carne ed ossa. I personaggi fittizi entrano in contatto con noi, persone fisiche, in questo caso il fratello del protagonista, vuole far sentire in colpa il giocatore per ciò che ha fatto(questo torna nel capitolo Snake Eater quando dobbiamo combattere contro The Sorrow).
Durante le torture di Revolver Ocelot, egli si rivolge al protagonista con queste parole: “Ora giocheremo, Snake. Premendo più volte il pulsante “cerchio” puoi recuperare energie. Se invece vuoi arrenderti premi il pulsante “selezione”. Quando l’energia vitale scende a zero, la partita finisce. Non ci sono crediti per continuare, amico. E non provare nemmeno con l’autofire. Me ne accorgerei.”Se durante le torture Snake (il giocatore) si arrende, Meryl muore e il finale del gioco verrà parzialmente alterato. Un\’altro chiaro riferimento al giocatore che guida il suo alter ego, un modo per dirci di stare attenti, perché se sbagliamo una persona innocente morirà. In un discorso tra Snake e Otacon il personaggio ci rivela di essere a conoscenza d’essere il protagonista di un videogame. Non lo fa certamente in modo aperto, ma ci fa capire d\’esserne a conoscenza:
O: Sei incredibile… Come l’eroe di un film, o cose del genere
S:No… ti sbagli. Nei film, l’eroe salva sempre la ragazza…
Snake è consapevole di tutto, ma non può far altro che eseguire i nostri ordini.
Altro argomento presente nel gioco è la biologia, in particolare il DNA. Noi esseri umani, tramite il nostro codice genetico possiamo scoprire moltissime cose a proposito del nostro passato e non solo. Mantis ci rivela il motivo dell\’esistenza dell\’essere umano:”Nella mia vita ho visto il passato, il presente e il futuro di migliaia e migliaia di uomini e donne… ogni singola mente era colma di un unico oggetto di desiderio. Il desiderio atavico ed egoistico di trasmettere il proprio seme… Una cosa che mi disgustava. Ogni essere vivente di questo pianeta esiste solo per trasmettere il proprio DNA.”. Dare la vita vuol dire dare la morte e soprattutto è molto egoistico, perché è un nostro desiderio non del bambino/a che nascerà, ma i nostri istinti ci governano. Siamo stati creati per dare nuova vita e nuova morte, ma Mantis… come anche Snake, non possono trasmettere il loro seme, visto che sono dentro ad un videogioco. Alla fine del gioco però, il DNA viene spiegato in un modo differente. Come un modo per capire la nostra provvenienza. Infatti è proprio questo il motivo che spinge Naomi Hunter (uno dei personaggi N.d.a.) a diventare una scienziata , quello di scoprire da dove viene e chi è. Durante il video finale ci rivela una cosa importantissima: “Ogni persona nasce con il suo destino scritto nel proprio codice genetico, è immutabile. Ma la vita non è solo questo, finalmente l’ho capito. Ti ho detto la ragione per cui mi sono interessata ai geni e al DNA: perchè io volevo sapere chi ero, da dove venivo. Pensavo che analizzando il mio DNA, avrei potuto sapere chi ero, chi erano i miei genitori. E pensavo che, una volta che lo avessi saputo, avrei saputo il percorso da seguire nella vita. Ma mi sbagliavo. Non ho trovato niente.Non ho imparato niente.I geni esistono solo per trasmettere i nostri sogni e le nostre speranze al futuro. Tutta la vita. Amandoci l’uno con l’altro, imparando l’uno con l’altro è solo così che possiamo cambiare il mondo. Finalmente l’ho capito il vero significato della vita.”, “Tutti nasciamo con il destino scritto nel nostro codice genetico, non si può cambiare. Non devi lasciare che il tuo destino ti incateni a se, che i tuoi geni ti dominino. Gli esseri umani possono scegliere la vita che vogliono vivere. Finalmente l’ho capito. La cosa importante è che tu abbia scelto la vita, e allora… vivi”
Il gioco in questo caso ci insegna l’importanza della libertà (che Snake non ha), l’importanza dei geni per l’essere umano. Ciò che è scritto nel DNA però, non è immutabile. Noi siamo esseri umani e sta a noi il compito di scelta, noi decidiamo il nostro destino e la nostra vita. Il DNA trasmette solo i caratteri ereditari e nulla di più.
Il compito di Solid però è quello di sventrare l’attacco terroristico con il prototipo della nuova macchina da guerra chiamata METAL GEAR REX. Il METAL GEAR è una macchina bipede capace di lanciare un attacco nucleare da qualunque superficie terrestre. Qui riprendiamo una paura odierna, di un attacco nucleare. Il nucleare da sempre ha spaventato il popolo per la sua potenza distruttiva. Con la nuova tecnologia siamo arrivati ad avere dei missili di sterminio di massa di diverso tipo e tutte sono fatte per uccidere quante più vittime possibili. Durante la partita scopriamo che il padre di Hal Otacon Emmerich (il creatore della macchina di distruzione di massa) è nato nello stesso giorno dello sgancio della bomba su Hiroshima (nel secondo capitolo avremo un personaggio chiamato Fatman, un omaggio ad una delle bombe sganciate sul Giappone nel 1945). Otacon non voleva creare un mostro, ma essendo egli un otaku (un ragazzo appassionato dei cartoni animati Giapponesi, da cui il suo nome)appassionato dei cartoni fantascientifici egli voleva creare dei robot che aiutano. Però il suo genio è sfruttato come peggio non si può.
Questa puntata di Filosofia Videoludica finisce qui.