Mobile Suit Gundam Thunderbolt – Recensione

Titolo: Gundam Thunderbolt
Linea: Seinen
Collana: Star Comics
Serie: Gundam Thunderbolt
Autore: Hajime Yatate, Yoshiyuki Tomino, Yasuo Ohtagaki
13×18 col. , 256 pp
Genere: Mecha
Titolo da: fumetteria

Il 2016 è stato un anno grandioso dal punto di vista delle uscite degli anime, questo è indubbio. Abbiamo avuto una miniserie di Gundam Thunderbolt che ci ha commosso non poco e infatti abbiamo scritto due recensioni per parlarne (i primi due episodi e i restanti due). Successivamente abbiamo scritto uno speciale molto personale e sentito per parlare di quelle piccolezze che secondo noi andavano dette. Infine la miniserie è entrata nella nostra lista degli anime più belli del 2016. Tutto casuale? Non proprio, ma era ora di recuperare anche l’opera omnia, il manga di un trio meraviglioso: Hajime Yatate, Yoshiyuki Tomino, Yasuo Ohtagaki. Edito da Star Comics, Gundam Thunderbolt va a piazzarsi direttamente in cima ai nostri manga più amati, ma scoprire voi il perché.

Soldati, carne da macello

Il settore Thunderbolt è ormai solo un campo di macerie. Rimasugli delle vite passate galleggiano nel vuoto cosmico senza una metà, senza uno scopo. I detriti sono un nascondiglio per i cecchini delle forze Zeon, che annientano la minaccia della Federazione e tra tutti Daryl Lorenz è quello più in gamba. Capace di abbattere un nemico nelle condizioni più avverse, il giovane amante del Jazz, della guerra porta un doloroso trofei, la mancanza degli arti inferiori. Dalla parte opposta abbiamo il biondo e irriverente Io Flemming, violento e indifferente verso la vita propria e quella dei compagni.

In un clima di tensione bellica la Federazione cercherà di pervadere sulle forze Zeon utilizzando un Gundam FA-78 Full Armor Gundam, mentre Daryl piloterà un temibile e terrificante MS-06R Zaku High Mobility Type, detto anche Psycho Zaku. La guerra tra le due fazioni sarà inizialmente una sorta di contorno per il confronto personale tra i due giovani, che combattono per degli ideali diversi e con una diversa predisposizione. I personaggi di contorno hanno però una psicologia molto sviluppata ed è interessante vedere e capire il perché fanno certe cose. Taluni appaiono quasi più reali degli umani che vediamo nella vita comune e le loro paure sono quelle che avrebbe ogni persona sana. Dolore, amore, sofferenza, rabbia, la libertà, la riscossa, tantissimi elementi compongono i sette numeri della serie in continua uscita.

Ma che bel cannone che hai

Come da prassi, al livello qualitativo Gundam mostra sempre i denti e il lavoro di Yasuo Ohtagaki si fa sentire fin dalla prima pagina all’ultima. La storia originale è di Hajime Yatate (in realtà è il team di Sunrise) e Yoshiyuki Tomino (una delle personalità di maggior spicco per quanto riguarda i mecha), ma Yasuo è riuscito a rendere interessanti anche i momenti più tranquilli, quando i Gundam sono solo il contorno per la storia dei personaggi. I dialoghi hanno una maturità alta persino per la serie Gundam e viene sviscerato il tema della guerra, della perdita e dell’amore. In poco tempo l’autore riesce in un intento molto difficile per tantissimi narratori nel cinema, nel fumetto e nel videogioco: mostrarci il vero volto dei conflitti bellici.

Graficamente non potevamo aspettarci niente di meglio. Tratti decisi e precisi ci descrivono sempre le scene in modo chiaro e impeccabile. Solo in due o tre punti ci siamo trovati davanti a delle matite forse un po’ incerte nel mostrarci i personaggi, ma il tutto svanisce dopo una sola tavola. La realizzazione dei Gundam non ha bisogno poi di spiegazioni e le battaglie acquistano la dinamicità, tipica dei manga. Alcune scene sono molto simili a quelle dell’anime e questo ci dimostra l’immensa qualità dell’opera.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.