Nathan Never: Giorni Oscuri – Recensione

Nathan Never: Giorni Oscuri

Autore: Bepi Vigna (testi), Roberto De Angelis (disegni e copertina)
Genere: Fantascienza
Editore: Bonelli Editore
Prezzo: 3.50€

Sergio Bonelli Editore festeggia quest’anno 25 anni di uno dei personaggi principali della sua collana, Nathan Never. Tante sono le sorprese uscite e prossime ad uscire quest’anno, ma sicuramente Nathan Never Anno Zero risulta essere tra le cose più appetibili per i fan. La mini serie, iniziata con Nathan Never: Giorni Oscuri porta con se però un grande pericolo, quello di rovinare le origini di uno dei personaggi più amati riscrivendone le origini. Al timone della narrazione troviamo però uno dei padri fondatori di Nathan, Bepi Vigna e ciò risulta essere un punto a favore che potrebbe spingere il lettore ad acquistare il volume.

Il nuovo passato

Quello de Nathan Never: Giorni Oscuri è una storia che riscrive in qualche modo il passato dell’agente Alpha, Nathan e lo fa non prendendo molto in considerazione quelle che erano le prime origini del personaggio. Troviamo un Nathan giovane e ancora sposato mentre indaga su un caso del traffico degli organi, ma non tutto è semplice come potrebbe sembrare a prima vista. L’agente Alpha non è esattamente un essere umano candido e senza peccato e lo si vede fin dalle prime battute. Pronto a tradire la moglie e farsi coprire dal suo collega, nonché miglior amico Tom Fredericks, ma è già tormentato come quella figura che abbiamo sempre conosciuto.
Leggendo l’albo si ha impressione di spiare il diario di un amico, che non ha mai voluto svelarci troppo della sua vita, ma che proprio in questo modo riusciamo a comprendere. Scorci invisibili da inserire nel mosaico della biografia e da ammirare.

L’amicizia e l’amore

Bepi Vigna con la sua sceneggiatura ci trascina con una forza dirompente all’interno dell’albo fin dalle prime battute e per tutto il volume sorprende per la sua abilità narrativa, che è comunque chiara da molto ai fan della saga. I dialoghi hanno sempre un motivo per essere inseriti e letti, scritti in modo tale da non avere mai dei punti troppo lunghi e tediosi. Le sequenze sono sempre messe in modo da sembrare quasi una serie tv, ma in forma cartacea. Anche il tema è molto attuale e interessante in quanto proprio in questi giorni sentiamo le notizie sul traffico di organi umani.
I disegni sono stati affidati a Roberto De Angelis, che conosciamo molto bene viste le sue copertine di Nathan Never e i suoi lavori su Dylan Dog e Tex. Con questo albo la qualità è rimasta sempre su due livelli piuttosto alti e non è mai scesa in basso. I piani utilizzati rispecchiano come sempre lo stile bonelliano, ma il loro uso per mostrare alcune sequenze rende la lettura sempre molto emozionante e mai noiosa.

Nathan Never: Giorni Oscuri

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.