Nothing Phone 3a Lite, il nuovo smartphone economico che mette alla prova i principi del brand

Nothing Phone 3a Lite
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La filosofia di Nothing è sempre stata chiara: semplificare la tecnologia, renderla trasparente e piacevole da usare. Ma con il nuovo Phone 3a Lite, questo equilibrio sembra entrare in una zona grigia. L’azienda britannica fondata da Carl Pei, ex OnePlus, amplia la gamma della terza generazione lanciando il suo modello più accessibile: un device da 249 euro che unisce design iconico e compromessi funzionali.

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Dietro la facciata minimalista però, Nothing inizia a muoversi su un terreno più commerciale. Il marchio, che per anni ha costruito la sua reputazione su un software “puro” e privo di bloatware, ha confermato che le future versioni dei suoi dispositivi mid‑range introdurranno pubblicità nella schermata di blocco e app preinstallate. Una decisione che apre un dibattito interessante sul confine tra sostenibilità economica e coerenza di brand.

Il Phone 3a Lite mantiene i tratti distintivi che hanno reso riconoscibile ogni modello Nothing: chassis in alluminio, pannelli di Panda Glass e un’estetica trasparente in due colorazioni, bianco e nero. A differenza dei flagship, la retroilluminazione “Glyph” viene semplificata in un singolo LED che notifica chiamate, timer e messaggi principali. Una scelta nostalgica che richiama l’epoca dei primi Android, ma reinterpretata con la pulizia visiva tipica dell’azienda.

Il tasto fisico “Essential Key” rimane il centro dell’esperienza hardware, mentre la certificazione IP54 garantisce un minimo di resistenza a polvere e schizzi. Nulla di rivoluzionario, ma coerente con la fascia di prezzo.

Sotto la scocca si trova un processore MediaTek Dimensity 7300 Pro da 4 nm, con CPU a 8 core fino a 2,5 GHz, affiancato da 8 GB di RAM e fino a 256 GB di storage. L’autonomia convince: batteria da 5.000 mAh, ricarica rapida da 33W e fino a 22 ore di riproduzione video dichiarate.

Il display AMOLED flessibile da 6,77 pollici offre una frequenza di aggiornamento fino a 120 Hz e una luminosità di picco di 3.000 nit, specifiche difficili da trovare in questa fascia di prezzo. Il comparto fotografico è guidato da un sensore principale Samsung da 50 MP, un ultra‑wide da 8 MP e una macro, con registrazione video 4K a 30 fps.

Il vero punto di discussione non è la scheda tecnica, ma il modello di business. Secondo quanto riportato da 9to5Google, Nothing introdurrà la funzione “Lock Glimpse”: immagini dinamiche sulla schermata di blocco che includono link sponsorizzati, forniti da una società pubblicitaria cinese, Boyuan. In sostanza, una versione “discreta” dei lock‑screen ads già visti su altre interfacce Android.

L’azienda precisa che la funzione sarà disattivata per impostazione predefinita e interamente controllabile dall’utente. Tuttavia, resta il sospetto che questa mossa anticipi una nuova fase strategica: monetizzare l’attenzione degli utenti per sostenere prezzi più bassi.

Anche le app preinstallate fanno parte di questo nuovo piano. Nothing parla di “selezione curata”, con software popolari come Instagram o Spotify già inclusi — tutti removibili. Ma la promessa iniziale di un sistema operativo “nudo e trasparente” sembra farsi più flessibile, forse troppo.

Il Nothing Phone 3a Lite è un esercizio di equilibrio tra idealismo e pragmatismo. Offre un design unico, buone prestazioni e un prezzo competitivo. Ma conferma anche che perfino le aziende nate per sfidare i giganti tech devono ora abbracciare logiche di mercato meno pure.

Il telefono arriverà solo in Europa e nel Regno Unito, a partire da 249 euro per la versione da 128 GB. Negli Stati Uniti, invece, Nothing preferisce puntare sulla linea principale, lasciando al Vecchio Continente il compito di testare la nuova formula: bellezza, trasparenza e — forse — un pizzico di pubblicità.

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