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Con l’arrivo della seconda stagione di Peacemaker, il nuovo DC Universe guidato da James Gunn e Peter Safran continua a espandersi, ma anche a sollevare domande complesse sulla propria continuità. Dopo l’esordio animato con Creature Commandos (2024) e il recente debutto di Superman (2025), la serie con John Cena nei panni di Christopher Smith si ritrova al centro di un intricato puzzle narrativo.
Il secondo episodio, intitolato “A Man Is Only as Good as His Eagle”, ha infatti riportato in scena i flashback dello scontro tra Peacemaker e Rick Flag Jr. (Joel Kinnaman) visto in The Suicide Squad (2021), il primo film DC diretto da James Gunn. Ma se quella pellicola apparteneva al vecchio DCEU, oggi i riferimenti della serie la rendono canon anche nel nuovo DCU.
L’enigma di Superman e Bloodsport
Ed è qui che nasce la confusione: in The Suicide Squad si accennava al fatto che Bloodsport (Idris Elba) fosse finito in prigione per aver sparato a Superman con un proiettile di kryptonite. Una storia che sembrava ufficiale nell’universo precedente, ma che ora non trova riscontro. Infatti, il film Superman con David Corenswet non menziona mai l’episodio, anzi lascia intendere che non ci sia più kryptonite sulla Terra.
Se Gunn ha dichiarato che “tutto ciò che viene menzionato in Peacemaker 2 è canon, ciò che non viene menzionato non lo è ancora”, allora lo sparo di Bloodsport a Superman potrebbe non essere più parte della nuova linea temporale. Oppure, la serie potrebbe in futuro confermarlo, rendendo ancora più strana la sua assenza dal film.
Rick Flag Sr. e un nuovo mistero
Un altro elemento che complica la trama è l’introduzione di Rick Flag Sr. (Frank Grillo), promosso a direttore dell’ARGUS. La sua indagine sulla morte del figlio potrebbe portare alla verità non solo sul conflitto con Peacemaker, ma anche sul rapporto tra Superman e Bloodsport. L’episodio 3, dal titolo “Another Rick Up My Sleeve”, promette di approfondire proprio la famiglia Flag e, forse, di chiarire alcuni buchi di continuità.
Una nuova era, tra continuità e contraddizioni
Il caso Peacemaker dimostra bene la sfida di Gunn: creare un nuovo universo coeso che possa inglobare eventi passati senza confondere il pubblico. Il DCEU era noto per i suoi problemi di coerenza, e ora il DCU rischia di cadere in trappole simili. La domanda rimane aperta: davvero è possibile costruire un reboot senza cancellare del tutto ciò che è venuto prima?
Con Superman pronto a guidare la nuova fase e Peacemaker a fare da ponte con il passato, il DCU vive un momento cruciale. La posta in gioco non è solo narrativa, ma anche di fiducia: i fan vogliono chiarezza, e Gunn dovrà dimostrare di avere un piano in grado di legare tutto in un unico grande racconto supereroistico.









