Pets – Vita da animali (2016) – Recensione

Genere: Animazione, Avventura, Commedia, Family
Regia: Chris Renaud
Durata: 98 minuti
Produzione: Universal Pictures, Illumination Entertainment
Distribuzione:
Uscita: 6 ottobre 2016

Max, un piccolo terrier, vive con la dolce e sensibile Katie, la padroncina che lo ha adottato prelevandolo dalla strada con tutto l’amore di cui disponeva. Una sera di ritorno a casa, Katie porta con se un nuovo ospite, un cane di enorme taglia di nome Duke il cui arrivo inaspettato stravolge il microcosmo di Max, conscio di potersi veder scemare le attenzioni a lui rivolte dalla giovane ragazza.
Il primo giorno è un disastro e la rivalità che mettono in scena i due per conquistare il cuore della padroncina li porta letteralmente a scontrarsi l’un l’altro fino a che si ritroveranno lontanissimi da casa. Gli amici di vicinato, a quattro zampe e non, partiranno alla loro ricerca in una rocambolesca avventura nella colorata cittadina newyorkese, in fuga da accalappiacani senza scrupoli e ostacolati da una banda di animali randagi capitanata da un coniglietto psicopatico.

Vita da animali

La struttura narrativa di Pets non è delle più originali. Chris Renaud, già regista di Cattivissimo Me e Lorax, attinge a piene mani alla trama ormai consolidata che la Pixar seppe tessere con mirabile attenzione nel lontano 1995, anno in cui Woody e Buzz fecero il loro debutto sul grande schermo. Sostituendo i cuccioli ai giocattoli di Toy Story in una ricetta già sperimentata, il rapporto tra i due protagonisti viene inevitabilmente reinterpretato senza cogliere la carica innovativa e la moralità trasparente del capolavoro di Lasseter. Le citazioni si sprecano, ma il risultato è un film privo di spessore, a tratti mediocre, che riesce a sopperire alla mancanza di una componente narrativa più autentica e singolare, potendo contare su innumerevoli personaggi tutti ben caratterizzati e differenziati tra loro. Sono molti gli animaletti che si susseguono su schermo mentre si dilettano a organizzare feste o a guardare telenovelas di dubbia qualità, e dal più piccolo dei quadrupedi ai bizzarri abitanti delle fogne, ognuno è squisitamente animato da Illumination Entertainment, che riprende il design, le forme e la simpatia dei suoi Minions per dare vita ad una fauna ricca e peculiare.

Come i film degli umanoidi gialli in salopette, Pets ricorre a un ritmo frenetico, a situazioni inverosimili e gag esilaranti senza però osare a proporre qualcosa che vada oltre la solita commedia d’avventura. Non mancano di certo i topoi che i cinecomics hanno saputo marcare in questi ultimi anni, dalle esplosioni fuori scala alle corse disperate per salvarsi la pelle (il pelo in questo caso), ma la frenesia che mette in mostra il film di Renaud inficia un prodotto che poteva e doveva dedicarsi maggiormente alla psicologia dei suoi personaggi, ben caratterizzati appunto ma mai sviluppati appieno. Il rischio è senz’altro una perdita d’empatia e di coinvolgimento verso gli stessi, che con la loro slapstick comedy e il loro fascinoso character design fungono unicamente da “simpatici pupazzetti” per trainare l’attenzione dello spettatore verso un finale già scritto.

È subito chiaro l’intento della casa di produzione franco-americana di voler confezionare un film d’animazione di puro intrattenimento, senza approfondirne le tematiche o tentando nuovi approcci al genere, ma nonostante ciò il risultato è soddisfacente: i tempi comici, la scelta del casting in lingua originale e non da meno il doppiaggio italiano, assicurano un divertimento genuino sia per i più piccoli che per i più grandi e valgono senz’altro il prezzo del biglietto.

Commento finale

“Vi siete mai chiesti cosa fanno i vostri animali quando non siete in casa?” La tagline del film è eloquente, se siete curiosi di scoprire quali strani abitudini hanno i vostri amici pelosi, ma soprattutto quale stravagante gang di rivoluzionari in pelliccia si cela nelle fogne newyorkesi, non dovete fare altro che sedervi in sala e godervi Pets, un semplice ma mai noioso divertissement.

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