Roadster, l’eterna promessa: Tesla fissa il reveal al 1° aprile 2026 e sposta la produzione tra fine 2027 e 2028

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Elon Musk ha annunciato che la versione di produzione della Roadster di seconda generazione verrà svelata il 1° aprile 2026, quasi nove anni dopo il primo unveiling del progetto, scegliendo volutamente l’April Fools’ Day per mantenere “una certa negabilità” in caso di ulteriori ritardi, come ammesso durante l’assemblea annuale degli azionisti Tesla.

Il nuovo appuntamento è già un posticipo rispetto alla promessa della scorsa settimana, quando Musk aveva detto che puntava a mostrare l’auto entro fine anno; ora rilancia parlando di una demo “la più emozionante di sempre”, sottolineando che la vettura “sarà molto diversa da quanto mostrato in precedenza” e strizzando l’occhio all’ipotesi di un pacchetto con thruster in stile SpaceX per effetti di “hover” o boost, sebbene resti da verificarne la fattibilità tecnica e regolatoria .

Sui tempi industriali, Musk ha indicato una finestra di 12‑18 mesi dopo il reveal per l’avvio produttivo, che sposta realisticamente le prime consegne verso la seconda metà del 2027 o addirittura il 2028, in linea con quanto riportato dalle sintesi dei media specializzati e dai riepiloghi enciclopedici aggiornati dopo la shareholder meeting.

Capitolo community: a domanda di un azionista, Musk ha confermato che i clienti della “Founders Series”, che nel 2017 versarono 250.000 dollari per bloccare un esemplare, saranno invitati all’evento di presentazione, un segnale di attenzione verso i prenotati storici dopo anni di attesa e slittamenti della roadmap Roadster.

La saga ha avuto una coda social con Sam Altman, CEO di OpenAI, che ha raccontato su X di aver provato a cancellare la prenotazione senza ottenere subito il rimborso del deposito da 50.000 dollari; Musk ha replicato sostenendo che il rimborso è stato poi effettuato entro 24 ore, riaccendendo la diatriba pubblica tra i due e mostrando la sensibilità del tema tra gli early adopters Roadster.

Cosa aspettarsi ora: Tesla promette un’auto “molto diversa” dai prototipi 2017, con performance da hyper‑EV e una demo spettacolare, ma il nodo resta l’execution su tempistiche, supply chain e omologazioni per eventuali sistemi non convenzionali; la scelta del 1° aprile accentua l’hype ma non elimina l’incertezza storica sulle deadline Roadster, motivo per cui l’orizzonte più credibile resta un avvio produzione non prima del 2027 inoltrato .

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