Assassin's Creed

Speciale Assassin’s Creed 2017: Incontro con Paolo de Murtas, 3D Artist di Ubisoft

Nel corso dell’ultima edizione del Romics, abbiamo potuto tenere una breve chiacchierata con uno dei 3D Artist di Ubisoft qual è Paolo de Murtas, il quale a seguito della presentazione di “Assassin’s Creed: Dal Videogioco al Cinema!” ha deciso di rispondere ad alcune domande postategli da noi.

Un tempo il mondo dell’animazione era decisamente meno complicato. Puoi parlarci di come si realizza un videogioco come Assassin’s Creed?

Sicuramente il livello di animazione è molto più complicato di prima e la qualità richiesta è sempre più elevata. In tutto questo bisogna considerare che sono aumentate le scuole e le possibilità di imparare in maniera autonoma nel campo dell’animazione, computer grafica e modellazione. Per quanto riguarda il mio mestiere, mi soffermo nel dire che è davvero interessante poiché si mischia spesso l’animazione catturata dagli attori con quella riprodotta da zero.

Restando a tema: quali sono gli obiettivi che vi siete proposti per il nuovo Assassin’s Creed?

Ci siamo proposti un livello di realismo più maggiore, in gran parte quello facciale, considerando che le tecnologie stanno progredendo tanto da coglierne anche la più piccola sfumatura degli attori che prestano il loro volto e le movenze.

Quindi si può parlare di un nuovo motore grafico o di una semplice ottimizzazione dell’attuale?

Stiamo lavorando sull’ottimizzazione finché possibile.

La tecnologia adoperata in Watch Dogs 2 ha qualche attinenza con quella del nuovo Assassin’s Creed?

Siamo pressapoco su quei livelli.

L’anno prossimo si celebrerà il decimo anniversario della serie. Cosa bolle nella pentola?

Ci saranno tantissimi eventi e magari qualche annuncio inerente alle edizioni speciali da collezione per gli appassionati.

Sull'autore

Luigi Fulchini

Studente e uno dei fondatori di HavocPoint.it. Scrive di videogiochi.

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