Suiciders Lee Bermejo Cover Recensione Havoc Point

Suiciders 1-2 di Lee Bermejo – Recensione

Titolo: Vertigo Library 22 – Suiciders Vol. 1
Linea: Lion
Collana: Vertigo Library 22
Serie: Suiciders 01
Autore: Lee Bermejo, Matt Hollingsworth
ISBN: 9788869717765
16,8×25,6, B+al, col. , 160 pp
Pubblico: Per Ragazzi
Genere: Fantascienza
Titolo da: libreria

Il tema post apocalittico è molto amato da tantissimi autori, sviluppatori e registi. Raccontare l’atavismo delle nostre sensazioni è reazioni rientra nella volontà di ogni scrittore. Qualcuno di prova senza riuscirci, altri creano dei veri e propri universi post apocalittici come Fallout peri videogiochi o la saga di Mad Max (con il suo ultimo reboot Fury Road) per quanto concerne invece la scena cinematografica. Il fumetto non è da meno ai due media sopra menzionati e tra Wasteland, The Walking Dead e cosi via c’è una scelta davvero vasta. Ad entrare in questa categoria c’è anche Suiciders, un’opera creata da Lee Bermejo ed edita in Italia da RW Edizione.

Gladiatori 2.0

Dopo un grande terremoto, il Big One, il nostro mondo è andato in rovina e Los Angeles ha cambiato nome, diventando New Angeles. In questa città le cose vanno in due direzioni opposte. Ci sono le persone fortunate che vivono una vita pressoché identica a quella nostra e poi ci sono le persone sfortunate che si trovano dietro il muro della città, semplice carne da macello per soldati. Nella città vige però uno sport, in cui delle persone detti Suiciders, si contendono la vittoria a suon di pugni, coltelli e di morte. Uno sport paragonabile allo spettacolo dei gladiatori e infatti anche le armature dei nuovi “eroi” ci rimandano proprio a questo. Entrambi i volumi hanno delle ambientazioni differenti, il passato e il presente. Due colorazioni e ambientazioni diverse per mostrarci l’evoluzione di un mondo in rovina. Nonostante i personaggi sembrino diversi in due volumi, si potrà capire alla fine che si tratta di un’unica grande storia che al suo interno ha dell’amore, l’odio, la violenza e la voglia di sopravvivere.

Tra sangue e fango

Lee Bermejo è l’ideatore, sceneggiatore e disegnatore della serie, con qualche rara eccezione. La sua fama lo precede chiaramente e possiamo ricordarlo per la storia one shot Joker o per altri lavori come Batman/Deathblow: Fuoco incrociato, Wildcats Annual 2000 e cosi via. In Suiciders ci siamo trovati davanti al medesimo lavoro che al livello qualitativo eccelle in ogni suo punto. La storia è piuttosto disordinata nella sua costruzione, però lo è solo a prima vista. I personaggi principali cambiano ovviamente e le spiegazioni sul Big One scarseggiano, ma è un classico del genere post apocalittico.

Lee Bermejo si è occupato anche interamente dei disegni del primo numero e del prologo ed epilogo del secondo. Il suo stile si contraddistingue subito per delle linee morbide e dettagliate, da scambiare facilmente per dei veri e propri quadri. Una grandissima cura è stata posta verso gli ambienti, i personaggi e tutto ciò che gli gira attorno. Ad abbellire ulteriormente gli albi ci pensano i colori di Matt Hollingsworth, che rende ogni figura realistica e allo stesso tempo cosi sfumata.

Il secondo numero come abbiamo detto è stato disegnato anche da Alessandro Vitti e Gerardo Zaffino (capitolo 6) e il distacco lo si nota subito. Non servono lenti d’ingrandimento o studi. Vitti ci e Zaffino ci presentano uno stile un po’ più classico, ma con un senso di mobilità maggiore. I movimenti acquisiscono in questi frangenti un punto in più, perdendo però dal lato grafico.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.

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