Autore: Chuya Koyama
Editore: Star Comics
Volumi: 26 (in corso) / 25 (in corso in Italia)
Formato: 13×18, B, 176 pp, b/n e col., Sovraccoperta, € 4,90
A volte la cosa più importante per un essere umano è quella di non rimanere da solo, ma avere al proprio fianco qualcuno capace di tirarci su di morale. L’essere umano può trovare dei compagni con i quali collaborare in armonia nonostante si è concorrenti e ricevere un aiuto prezioso per il proprio benessere. Uchu Kyodai è infondo questo, una storia di due fratelli che si ammirano, ma non riescono a stare vicini per gli impegni e trovano in altri un valido aiuto per superare un trauma o un test. La nostra recensione di questa volta va a ripercorrere i volumi dal 14 al 16 e tante sono le informazioni che abbiamo ricevuto e assimilato. Tuffiamoci quindi in questa medesima recensione, ma stavolta trattando anche la parte grafica dell’opera.
Toccare il fondo
Mutta Nanba e Hibito Nanba sono finalmente arrivati alla loro metà, diventare insieme degli astronauti della NASA. Quella di Hibito sembra però una condizione che non vuole migliorarsi e lui ne soffre parecchio, entrando in una sorta di crisi, che lo porterà direttamente dall’altra parte del globo, in Russia. Mutta invece continua inesorabilmente le esercitazioni e pian piano si fa conoscere anche tra i superiori e gli altri membri del team. La sua passione, cosi limpida e pura e le sue idee innovative gli faranno rifiutare la possibilità di andare sulla ISS, per tentare il salto direttamente sulla luna. Questo lo porterà a fare un lavoro che non vuole e a superare se stesso per continuare gli allenamento per la luna. Hibito farà invece delle conoscenze inattese, ma molto piacevoli nelle fredde terre della Russia, ma non darà sollievo ai suoi problemi.
Elevarsi verso il cielo
Uchu Kyodai continua a stupirci di volume in volume e questi tre numeri sono stati l’elevazione verso il mondo sempre più profondo e interessante. Possiamo notare sempre meglio la passione dell’autore verso il mondo dello spazio e le esercitazioni descritte possono più o meno mostrare ciò che bisogna passare prima di partire verso lo spazio. Proseguendo con la linea della precedente recensione, i personaggi acquisiscono sempre una maggior flessibilità emotiva e caratteriale. Questo però rappresenta una parte vitale del racconto, perché ognuno di noi troverà la propria controparte nel manga, un carattere rappresenta.
Dal lato grafico ci siamo finalmente trovati dinanzi a un piccolo cambiamento e le prime pagine del numero 16 erano colorate, come ci insegna la classica tradizione nipponica. Colori caldi, avvolgenti, ma decisi che mostrano un certo distacco dalle tavole in bianco e nero puro. Anche quelle parti hanno però pian piano acquisito un tratto più deciso e sottile, mostrando degli ambienti sempre più descrittivi.