Underground – Recensione

Underground-Wii-U

PEGI/USK: 7+
Produttore: Nintendo
Sviluppatore:  Grendel Games

Data di uscita: 8 Gennaio 2015
Piattaforme: Wii U
Genere: Simulazione
Giocatori: 1

Si sa, i videogiochi spesso e volentieri cercano di sperimentare cose che a volte al solo pensiero ci strappano un sorriso. Underground non è da meno, nato come un simulatore ludico di laparoscopia (occhio però, non ci troveremo a operare pazienti in sala) eccolo arrivare su WiiU in una formula decisamente particolare e decisamente atipica.

 

Il modo in assoluto per “godersi” di più il gioco è attraverso un controller  appositamente studiato composto da due Wii Mote collegati e strutturati per assomigliare ai veri strumenti utilizzati in sala. Il tutto al modico prezzo di 200€. Ovviamente è tutto trascurabile e fortunatamente possiamo tranquillamente usufruire del gioco anche con il più classico e comodo pad del Wii U acquistando il gioco a 19€ dall’eShop.

Ed è sicuramente così che la maggior parte dei giocatori proveranno il titolo e anche noi non abbiamo fatto diversamente.

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Un pò di laparoscopia… 

Il gioco come meccaniche è semplice e immediato: attraverso un macchinario a due braccia dovremmo liberare dei robot e portarli in salvo interagendo con il mondo di gioco creando sentieri. Il tutto sarà possibile grazie agli attrezzi disponibili, ad esempio con la trivella avremmo la possibilità di distruggere massi creando così una strada. Dopo un tutorial non molto lungo saremo pronti per liberare i nostri amici robot ed è da qui che cominciamo a capire e interpretare le varie magagne del gioco. Ovviamente il primo impatto è quello tecnico, decisamente insufficente, scarno e poco dettagliato  con un level design che alla lunga risulta stancante e monotono, è desolante vedere una cura nei dettagli decisamente bassa e poco raffinata, e ogni livello portera a ricordarci in minima parte uno dei vari livelli precedenti, inoltre le possibilità di interazione con l’ambiente sono pari a zero. Si perchè la cosa che ci viene subito in mente è che le possibilità che abbiamo grazie agli attrezzi sono praticamente infinite e invece ci renderemo subito conto che non è così perchè ad esempio la trivella funzionerà solo con i massi che avranno un utilità oppure che possiamo sciogliere soltanto i ghiacciai che all’interno hanno qualcosa.

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Simuliamoci la libertà!

Insomma la sensazione di libertà che era lecito aspettarsi viene immediatamente distrutta, superati perciò i primi livelli si cominciano a comprendere tutte le meccaniche del gioco e scopriremo anche che avremmo vari percorsi utilizzabili dai nostri robot e che prendendone diversi riusciremo a raccogliere dei collezionabili utili per il completamento al 100%, ovviamente per servirsi dei vari sentieri dovremmo aprire eventuali strade e successivamente affidarci all’intelligenza artificiale del gioco e anche qui non riusciremo a trovare una logica di ciò che accade nello schermo. Vedremo robot andare in una direzione per poi pentirsi, tornare indietro sbattere in qualche masso e riprendere un altra strada creando una frustazione al giocatore disarmante.

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I comandi, nel caso in cui giocassimo con il classico pad, saranno semplici e chiari, con la levetta analogica sinistra si avrà il controllo del braccio sinistro del robot, mentre con la levetta opposta si avrà il controllo del braccio destro. Stesso discorso avviene per i tasti superiori, tramite il quale possiamo avviare l’arnese che abbiamo scelto attraverso il touch screen, proprio l’interazione con il touch è forse la parte meno appropriata dei comandi poichè eccessivamente macchinosa e lenta.

La telecamera che ci accompagnerà per tutta la nostra avventura è ben congeniata e forse l’unica pecca sta nella pratica che dovrete fare per padroneggiarla a pieno e riuscire,quindi, a muoversi tranquillamente all’interno del livello.

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Completista con il bisturi.

Nonostante tutto la sfida vi porterà a voler terminare il gioco che offre una buona longevità data sià dal numero di livelli ma che aumenterà di molto se avete voglia di prendere i pezzi di quadronite per completare ogni livello al 100%, molto carini e ben strutturati i boss che si incontreranno a fine area dandoci una buona sfida a ogni fine area.

Il gioco non presenta dialoghi e a fare da padrone saranno le varie musiche che ci faranno compagnia anche durante le brevi scene che racconteranno gli eventi della storia.

Nel complesso comunque il comparto audio risulta ben curato e quasi mai stancante, anche qui però si poteva tranquillamente fare di più.


[checklist]

 

  • Musiche
  • Buona longevità
  • Controlli precisi…

 

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[badlist]

  • …A volte troppo precisi
  • Graficamente da dimenticare
  • Intelligenza artificiale per niente intelligente

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  • 5/10
    VOTO - 5/10
5/10

Riassunto

Nel complesso Underground è un gioco che è difficile consigliare. Una grafica non idonea accompagnata da una libertà d’azione misera renderà il gioco appetibile a poche persone, se poi aggiungiamo un intelligenza artificiale del tutto dimenticabile diventa veramente difficile un reale consiglio. Dalla parte sua però ha una buona longevità, sonoro apprezzabile e un prezzo budget che magari sarà in grado di convincere le persone che erano già particolarmente attratte dal titolo.

Sull'autore

Andrea Spina

Già da piccolo mangiavo biscotti a 8 Bit, l'amore per i videogames si è espansa in me tramite il Sega Mega Drive, attualmente continuo a coltivare la mia passione principale affiancata a quella dei giochi di società.

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