Batman Ninja – Recensione

Batman Ninja

Batman è uno degli eroi più amanti dai lettori e dagli spettatori di tutto il mondo. Un uomo che lotta contro il crimine nonostante le proprie debolezze, diventando quasi un estremista della propria causa (come nel caso di Miller). Un eroe che nel corso dei decenni ha avuto diverse trasposizioni cinematografiche e televisive con gli attori in carne e ossa e anche in versione animata. Per quanto riguarda proprio la sezione animata, la Warner Bros. vive un periodo molto florido, a differenza di quella del DCU. Anche il paese del Sol Levante non è restio alla pubblicazione di alcune opere e possiamo ricordare subito Batman: Il Cavaliere di Gotham. Il film prodotto da Madhouse nel 2008 e che si colloca nella timeline della trilogia di Nolan. Nel 2018 però la sezione giapponese di Warner ha deciso di pubblicare un nuovo film d’animazione, Batman Ninja, diretto da Junpei Mizusaki e che ho avuto il piacere di visionare al Napoli Comicon 2018.

Batman Ninja
Il design è davvero interessante in Batman Ninja.

Il Giappone feudale

Prima di partire con la recensione bisogna fare un po’ di premesse e spigare un retroscena. Se desiderate godervi questo film senza pensare di guardare qualcosa sotto l’effetto degli stupefacenti vi consiglio di mettere da parte l’universo DC e di pensare di guardare un film a se stante. Questo vi permetterà di godervi della pellicola al meglio e di porvi meno domande. La seconda cosa da capire è che la parte americana della Warner e DC diedero la carta bianca alla sezione nipponica. Questo vuol dire che il regista e i vari componenti della troupe hanno potuto sbizzarrirsi in ogni modo possibile. Detto questo, partiamo.

La storia inizia a Gotham City, con un combattimento contro Gorilla Grodd, che prima della sconfitta manda Batman direttamente nel Giappone feudale. Il Cavaliere Oscuro, molto perplesso da tutta la situazione si ritrova da subito braccato dai samurai al comando di Joker. A essere trasportati infatti sono stati trasportati anche Catwoman, Due Facce, Harley Quinn, Deathstroke, Poison Ivy, Penguin e Bane per quanto riguarda i villain. Tra i vuoi invece abbiamo Nightwing, Robin, Red Robin, Red Hood e ovviamente il fedelissimo Alfred. I villain, rinchiusi nei propri castelli si prepareranno per una guerra, mentre Batman dovrà cercare di far tornare tutti a Gotham. Lasciamo qua la storia per passare oltre però.

Batman Ninja
Harley Quinn all’interno di Batman Ninja.

Batmaruto

Questa storia suona un po’ particolare, ma fidatevi, lo è. La follia che si vede in questa storia è cosi tanta da spiazzare uno spettatore che vorrebbe vedere un Detective all’opera, ma che invece si ritrova a guardare qualcosa di simile a un Samurai-Ninja-Guerriero che utilizza la spada senza uccidere. Questo riporta in mente Vagabond di Takehiko Inoue, ma ovviamente in questo caso la spada è vera e non di legno. Questo crea già una perplessità in quanto per l’appunto sarebbe stato più opportuno dargli un’arma di legno per onorare il suo codice etico.  Il character design è stato realizzato direttamente da Takashi Okazaki, il genio che si trova dietro all’ottimo anime (trasposto anche sotto forma del videogioco) Afro Samurai, che vantava le musiche di RZA del Wu Tang Clan e la voce principale di Samuel L. Jackson.

L’abilità di Okazaki nel creare i personaggi è in effetti incredibile ed egli riesce a regalare delle forme sinuose e provocanti ai personaggi femminili e delle forse più aggressive a quelli maschili. Sembra di vedere un roster videoludico alla fine, piuttosto che un film. Una grande perplessità nasce nel vedere l’armatura dei samurai che Batman indossa… direttamente sopra alla sua da Cavaliere Oscuro. Una cosa inspiegabile, visto che teoricamente i movimenti rallenterebbero. Ricordatevi sempre di guardare il film con una mente aperta. Perché le follie appariranno dall’inizio e fino alla fine, senza interruzioni. Queste ovviamente a un certo punto, verso la fine diventano davvero troppe e sembra di guardare un episodio di una serie un po’ trash in cui tutto è possibile. Uno dei momenti più strani è sicuramente il Batman che emula Naruto in una scena che è più surreale del surrealismo stesso.

Per quanto riguarda invece la realizzazione grafica bisogna stendere un applauso ai creatori del film. Per la creazione di Batman Ninja abbiamo ben due stili di disegno, che creano un effetto magico e surreale durante la visione. I personaggi, realizzati tutti con la tecnica 3D al computer si muovono su dei paesaggi ricostruiti in modo magistrale dai disegnatori. Questi ricalcano i classici quadri d’epoca giapponesi, dando sempre l’effetto nostaligia. Proprio i personaggi però rappresentano sia la parte bella grazie all’ottimo design, sia la parte più brutta grazie alle espressioni facciali pari a zero. Sembra di trovarci all’interno di un videogioco della generazione passata della tipologia di Valkyria Chronicles. Uno sprazzo di 10 minuti, però, sono stati realizzati con una tecnica in cui il pastello si unisce con l’acquarello per dare un design molto più grezzo, ma allo stesso magico del precedente tratto moderno. Sembra quasi di vedere La Storia della Principessa Splendente.

Ottimo poi anche il sonoro, che regala delle emozioni a sfondo nipponico davvero considerevoli. Le musiche giocano un ruolo primario per tutta la durata del film, ma è il doppiaggio giapponese a sorprendere di più. La voce di Joker sembra avere la giusta follia che talvolta manca anche all’edizione americana, anche se nemmeno gli altri scherzano.

  • 7/10
    Batman Ninja - 7.0/10

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.