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Il genere hard boiled non tutti riescono a digerirlo. Spesso i suoi protagonisti sono dei derelitti usciti dalla prigione. Altre volte sono dei poliziotti che non conoscono le regole e soffrono di mille dipendenze. La verità è che nella totalità dei casi si tratta di storie che non finiscono bene e non vogliono insegnarci la bontà tra le persone. Anche il graphic novel Blacking Out è di questo genere e questo beve preambolo serve per farvi capire il genere che andrete a leggere (magari). Edito da Star Comics edizioni sotto il marchio Astra, il fumetto è firmato da Chip Mosher e Peter Krause.
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La storia vede come protagonista Conrad, un ex poliziotto con gravi problemi di alcolismo ritorna nella sua città per risolvere un crimine e trovare così la redenzione. Un caso complicato riguardo l’omicidio di una giovane ragazza e l’indagato principale è proprio suo padre. In città Conrad conosce qualcuno con cui passare le notti, ma intanto s’immerge nel lavoro, andando contro i suoi vecchi ex colleghi.
Non tutto andrà secondo i suoi piani e spesso vedremo il protagonista lottare contro i propri demoni, più che intento a risolvere il crimine. Saranno proprio quei demoni a cambiare le sorti di tutta la sua vita e insegnargli qualcosa che si ricorderà per sempre.
La storia scritta da Chip Mosher è un hard boiled interessante, ma forse troppo frettoloso. La storia andava spulciata più a fondo e soprattutto i personaggi dovevano essere approfonditi. Questo è forse il maggior difetto della storia, perché alla fine dei conti conosciamo pochissimo i personaggi e non riusciremo ad affezionarci per davvero a qualcuno. Certo, affezionarsi a quei personaggi sarebbe anche piuttosto difficile in fin dei conti.
Lo stile grafico invece è di Peter Krause e trasuda il pulp da ogni tavola. Il tratto è preciso e non troppo descrittivo. Molti dettagli vengono ommessi, lasciando al lettore la facoltà di crearne di nuovi con l’immaginazione. Il focus della storia sono i personaggi e questi giocano un ruolo importanti. A tratti sembra quasi un fotoromanzo degli anni 80 e per questo genere è un gran complimento.
