Brawlout – Recensione

Questo sito contiene diversi annunci Amazon. A ogni vostro acquisto riceviamo una piccola commissione.

Nel corso della mia esperienza da videogiocatore ho avuto modo di giocare e provare diversi picchiaduro, da Tekken a Injustice, tutti quanti, per un motivo o per l’altro, sono riusciti a farmi adorare quei titoli. L’ultimo videogioco di questa lunga serie è Brawlout un titolo che, inizialmente mi ha fatto ricordare non poco Brawlhalla dal quale, ha le stesse meccaniche di gioco le quali adoro alla follia. Gli sviluppatori della Angry Mob Games hanno realizzato un picchiaduro, con una grafica in 2D non reale ma invece parecchio cartoon, con questi personaggi che tratti da altri titoli videoludici che sicuramente possono piacere a tutti.

Ci piace combattere

Il combattimento è il fattore principale del titolo dal momento che, non c’è una sezione dedicata alla storia ma ci sono diverse modalità le quali, si assomigliano un po tutte nel loro complesso. La possibilità di scegliere in ogni sezione prima del combattimento il nostro personaggio, è il primo passo da fare per affrontare la lotta nella quale saranno presenti fino ad un massimo, di quattro personaggi ( compresi noi ) nella lotta. Ogni personaggio avrà un modo di combattere differente all’altra da utilizzare principalmente i pugni, all’utilizzo di una lancia fino ad arrivare alle all’utilizzo di poteri magici combinati al combattimento a mani nude.

Brawlout
Ovviamente ci sono i personaggi provenienti da altri giochi

Ci piace difficile

Si perché per quanto sia un gioco monotono che bisogna sostanzialmente scegliere un personaggio, uno sfondo per il match e menarsi come un film di Bud Spencer è un gioco monotono. Ma non per il livello di sfida che è modificabile alla scelta dei personaggi, che scegliendo un numero che va da un minimo di 1 a un massimo di 10, la cpu della Playstation 4, Xbox One o del PC sarà sempre più dura abbatterli. Nel caso ci confrontassimo contro un giocatore in modalità cooperativa, oppure nella sezione del multiplayer, lì dipenderà molto dalla persona e che varia dalla sua esperienza di gioco e dai suoi riflessi in gioco.

Brawlout
Tanti personaggi con tante abilità

Le sezioni sono molto simili

Il fato che il torneo, la modalità libera e il multiplayer siano estremamente divertenti per le meccaniche di gioco, le prime invece risultano differenti solo nei nomi perché se si entra non si vedrà nessuna differenza. Questo fatto non mi è assolutamente piaciuto perché rende il gioco estremamente monotono, va bene che il gioco va giocato insieme agli amici o per chi ha voglia di spendere 10 minuti per una partita, ma nei lunghi periodi mi ha annoiato. La schermata però è estremamente precisa e semplice, mi è risultato estremamente intuitivo andare in ogni sezione della schermata dall’audio, ai comandi fino ad arrivare alle impostazioni del titolo.

Si mena forte

Un gioco da non sottovalutare

Il titolo è estremamente divertente e mi è piaciuto moltissimo nel provare, forse appunto l’unica pecca è la monotonia del titolo che risulta ridondante alla lunga, se non si gioca con gli amici. Per chi ha amato come il sottoscritto Brawhalla non può assolutamente non provare il gioco, perché saltare ed effettuare combo contro i nemici per buttarli giù nel dirupo è estremamente divertente, oltre ad essere rilassante. Il gioco non mi ha mai deluso e posso consigliarlo praticamente a chiunque, da chi è piccolissimo fino ad arrivare a chi è adulto e sta cercando qualcosa di veramente unico, che non si vede in giro.

[amazon_link asins=’B07FGCX8GJ,B01M2YUP0S,B01L7PQBL8,B01M8MO8XS,B07DM63PRX,B0759ZP74X’ template=’ProductCarousel’ store=’havocpoint-21′ marketplace=’IT’ link_id=’606042c0-acfb-11e8-85f5-4583dc9c506f’]

Sull'autore

Giacomo Lambertini

Cresciuto con pane, videogiochi e fumetti cresce con una voglia smisurata di raccontare ciò che più gli appassiona a chiunque.