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Finalmente dopo tanta attesa è stato, nel corso di una diretta streaming sul canale twitch ufficiale di Playstation, rivelato non solo un nuovo interessantissimo trailer ma anche la tanto agognata data d’uscita fissata di Death Stranding che, stando alla tabella di marcia del game designer nipponico per il prossimo 8 novembre 2019. Senza alcun dubbio possiamo asserire che sono stati giorni piuttosto duri per i fan di Hideo Kojima e della sua nuova opera poichè il creativo giapponese ha condiviso dapprima una serie di teaser sul proprio profilo Twitter, lanciandoci messaggi a dir poco criptici per poi ufficializzare il tutto con una strenuante diretta durata più di 24 ore nella quale inizialmente non era possibile vedere alcunché, visto che le immagini erano coperte da una sostanza nera, solo in parte eliminata da alcune impronte di mani. Col passare delle ore e con l’affluenza sul canale di Sony che diveniva sempre più imponente, però, le mani sono aumentate ed è stato possibile scorgere sempre più dettagli che hanno portato intorno alle 18:00 di ieri al reveal completo.
Seppur ovviamente il nuovo trailer non ci ha permesso (neanche stavolta) di etichettare, categorizzare o quantomeno cercare di sottolinare qualsivoglia aspetto a livello tipologico, nel nuovo e corposo filmato sono emrsi tanti piccoli nuovi dettagli che ci hanno aiutato, per quanto concerne una cripticità che rimane ancora preminente, un quandro generale dell’intera esperienza che andremo ad affrontare facendoci contemplare numerose scene di gioco ed alcune fasi, piuttosto risicate, di gameplay che vede protagonista il nostro indomito Sam esplorare determinati ambienti, che corroborano sempre di più la concezione di desolazione, tramite l’utilizzo di una serie di strumenti ed equipaggiamenti come ad esempio scala a pioli, utile per superare una parete roccia ed anche una corda, d’altronde veicolatore simbolico di una matrice identitaria della razza umana ormai in un imperante stadio involutivo mediante il messaggio che ha accompagnato il reveal “Create the rope“, che in modo molto più pragmatico nel trailer riveste un ruolo fondamentale alfine di superare ostacoli quali alture altresì invalicabili. Il tutto viene al contempo condito, non solo da una soundtrack che accompagna l’intero trailer molto più dinamica e volta “all’action” rispetto agli scorsi trailer invece accompagnati di sottofondo dalle musiche spettacolri ma decisamente criptiche dei LOW ROAR, ma anche da un innumerevole quantitativo di scene d’azione sia all’arma bianca che con pistole che, oltre a testimoniare l’implementazione di un combat system assai dinamico e decisamente imprevedibile, riporta in auge anche la possibilità non solo di perseguire la metodologia stealth tanto decantata dallo stesso Kojima in passato ma anche la possibiltà di manifestare la propria superiorità sul nemico grazie proprio all’ausilio del proprio equipaggiamento che seppur non propriamente “bellico” risulta particolarmente efficace (ad esempio un utilizzo alternativo che Sam fa delle valigette per liberarsi dalla minaccia nemica).
Ciò che invece rimane ancorato ancora nei meandri dell’ignoto risulta esser il passaggio, alcune scene successive, in quella che sembrerebbe un luogo di trinceramento della Prima Guerra Mondiale nondimeno permeato da tecnologie di certo non “dell’epoca” visto che comunque Sam, per avere la meglio sui nemici, utilizza una specie di mitraglietta tecnologicamente all’avanguardia. Ciononidimeno a livello di trama non possiamo sbilanciarci più di tanto proprio a seguito di un avvicendarsi di frasi piuttosto generalistiche basate sulla tematica di creare un legame e sfruttalo per qualche scopo più grande ed i quali vede il nostro protagonista dedito ad affrontare un viaggio “verso ovest” e completare la missione di un’altra persona, una certa Emily…insomma le attese sono veramente altisse e non vediamo l’ora di scoprire sempre di più in una storia che cerca di mettere a nudo la fragilità dell’animo umano che nonostante le avversità ha l’effettivo bisogno di comunicare, condividere e interagire con l’altro.