Domani il Pranzo Sei Tu – Recensione

Domani il Pranzo Sei Tu

Il Giappone ha sempre avuto un debole per il genere horror, che inoltre riesce bene ai registi, sceneggiatori e anche fumettisti. Questa volta ci troviamo davanti a un’opera promettente, ma che andrebbe esplorata ancora un po’ prima di dare un giudizio più concreto. Parlo del primo numero del manga di Kiminoru Wakasugi, Domani il Pranzo Sei Tu. Edito da Star Comics Edizioni, questo manga vanta una buona narrazione e dei disegni coinvolgenti. Tra l’altro è uno dei manga di recente uscita contenenti il nuovo logo della casa editrice.

[amazon box=”8822622200″ /]

Il pranzo studentesco

La storia di Domani il Pranzo Sei Tu è ambientata all’interno di una scuola. Un giorno, compare un mostro quadrupede antropofago, apparentemente impossibile da battere e assetato di carne umana. Quasi tutti gli studenti e professori vengono decimati da questa creatura e chi riesce a mettersi in salvo, si ritrova con un destino segnato. Pur di sopravvivere, infatti, i ragazzi decidono di dare in pasto una persona al giorno alla creatura, in attesa dei soccorsi.

Quando a rimanere vivi sono solamente in sette, lo status quo si rompe e ogni equilibrio viene spezzato. Con l’arrivo del turno di Sota, succede che i più deboli decidono di reagire e di non arrendersi all’idea della morte. Il giovanissimo e sottomesso ragazzo sfrutta le sue abilità intellettive e strategiche per salvarsi, ma ad aiutargli c’è anche una grande dose di fortuna.

Domani il Pranzo sei Tu di Kiminoru è un horror dai toni leggeri e mai noiosi. Non si sente la pressione di una storia in cui la morte aleggia sul gruppo, ma non si percepisce nemmeno un tono perennemente allegro. Ogni frammento viene dosato in modo da darci delle giuste sensazioni nel momento più opportuno. Alcuni frammenti narrativi potevano essere sicuramente descritti in modo più esaustivo, mentre i flashback rompono un po’ quella sensazione di continuità che sarebbe stato piacevole avvertire di continuo.

Questo teen survival ci mostra alcune peculiarità dell’animo umano e in particolare di un gruppo formato da dei individui appartenenti a dei cerchi gerarchici (formatisi a scuola) e quelle interazioni che in molti potrebbero ricordare. Alcuni personaggi non sono stati approfonditi, ma sicuramente lo saranno nel prossimo numero.

Lo stile di Wakasugi è pulito e preciso, ma non punta mai a essere realistico. Abbiamo infatti delle linee precise e sottili che compongono dei quadri puliti e armoniosi. Buone infatti sono le proporzioni dei personaggi, che vediamo sempre sulle pagine, ma forse delle volte mancano delle espressioni facciali capaci di trasmettere delle giuste emozioni.

Un primo numero tutto sommato buono e che crea la voglia di continuare a leggere.

[amazon box=”8822622235″ /]

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.