Eclipse #1: Luce Mortale – Recensione

Eclipse
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Il cataclisma è un tema da sempre affrontato nel mondo del videogioco, del cinema e ovviamente del fumetto (non conto la letteratura che è fuori scala). Distruggere il mondo ci permettere di guardare il mondo con un occhio differente, guardando i sopravvissuti che tentano di lottare per la sopravvivenza e la supremazia di un territorio. Inutile dirvi che ci sono tantissime opere al riguardo, ma ne nomino giusto qualcuna come The Walking Dead, Mad Max e ovviamente Fallout. Giochi, fumetti e film che hanno cambiato per sempre la concezione della disperazione e della fine del mondo, ma la casa editrice Top Cow ha cercato di creare una propria opera con lo stesso argomento, Eclipse, edito in Italia da Panini Comics. Il team creativo è composto da Zack Kaplan nel ruolo dello sceneggiatore, con le matite dell’italianissimo Giovanni P. Timpano.

Quando il sole diventa un nemico

La storia di Eclipse parla del sole, la stella che ci da calore e vita. In quel caso, però questo cambia la sua natura e la sua intensità, raggiungendo una potenza calorifera incredibile e bruciando vive tutte le persone che non si erano nascoste da qualche parte. Da qui bisogna fare un passo nel futuro, con le persone che vivono rintanati all’interno dei rifugi sotterranei, diventati simili a delle città vere e proprie e uscendo all’aperto solo di notte, quando il sole placa la sua potenza. Il protagonista della vicenda è Bax, un ex eroe che ha cercato di salvare quante più vite possibili durante l’inizio del cataclisma e che alla fine si è ridotto a lavorare come un agente, che durante la perlustrazione con la tuta da astronauta finisce per scoprire un cadavere di un uomo lasciato morire in superficie. Da qui inizierà la vera storia (anche se la parte detta poc’anzi è riferita proprio alle prime pagine dall’albo) con delle persone incapaci di bruciare sotto al sole e una cospirazione in atto. Insomma, il mondo cambia, ma il governo corrotto rimarrà tale per sempre.

Le donne

L’approccio di Zack Kaplan con la storia è sicuramente abbastanza originale e interessante, anche se il rifugio potrebbe ricordare un po’ Metro, ma le somiglianze finiscono solo con l’idea. Fin dalle prime pagine è papabile la maturità e anche una certa crudeltà con la quale verremo a conoscenza di tutta la vicenda, con dei personaggi loschi che lo popolano. Volendo, Eclipse potrebbe diventare un bel videogioco action e il tutto funzionerebbe ugualmente. I testi fanno la loro presenza all’interno delle vignette, ma senza alcun esagerazione o prepotenza. Nella sua pesante leggerezza, Eclipse si sta rivelando un ottimo thriller post apocalittico di cui ci si chiede il finale.

Come ho detto all’inizio, le matite sono dell’italianissimo Giovanni P. Timpano e il suo stile lo si riconosce subito. Tratti leggeri e precisi con cui vengono descritti i personaggi compongono alla fine anche l’intera struttura degli ambienti. Figure distinguibili si muovono in un mondo abbandonato in parte e controllato con il pugno di ferro in altro. Da notare bene la struttura fisica dei personaggi, con le donne delineate in un modo spettacolare e realistico. Il tutto viene poi amalgamato con delle scene d’azione che nascondo forse un po’ di staticità nelle movenze, ma risultato un ottimo mix insieme al resto. Le inquadrature utilizzate dai due riescono, ma non sempre, di dare quel senso cinematografico che spesso avvicina i due media.

Autore:Zack Kaplan (sceneggiatura)

Giovanni P. Timpano (disegni)

Formato:17 x 26 cm, B, 176 pp., colori
Editore:Panini Comics – Top Cow
Genere:Thriller – Post Apocalittico
Prezzo:15.30€
Data:02/11/2017

 

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".