Galaxy of Pen and Paper – Recensione

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C’era un periodo storico in cui il gioco di ruolo D&D era stata una vera e propria passione tra i ragazzi. Un dado a 20 facce, un gruppo affiatato, una storia in continuo sviluppo e con la fantasia che giocava il ruolo primario. Insomma, un Game of Thrones dal vivo in cui tutti potevano essere qualsiasi eroe o cattivo. In questo modo era possibile forgiare la propria vita, parallela a quella degli altri e ancora oggi ci sono diversi gruppi di amici che si riuniscono settimanalmente per continuare la propria storia in ottima compagnia. Non tutti però possono giocare a questi giochi, che occupano tempo e necessitano di una serie di amicizie. Per questo nasce la serie sviluppata da Behold Studios, Knights of Pen and Paper, che dopo due capitoli esce in una nuova edizione, Galaxy of Pen and Paper. Dopo aver giocato al primo e secondo capitolo ho intrapreso questo viaggio galattico, creando i miei alter-ego e sviluppando la storia secondo i miei canoni, o quasi. Ma sta a voi continuare a leggere per scoprire se si tratta di un titolo interessante o meno.

Addio e grazie per tutto il pesce

Ogni titolo di Behold Studios ha tantissime potenzialità all’interno e i mille riferimenti sono fatti apposta per chi mastica un determinato genere. Vi ricordate gli esseri mistici di Journey in Knights of Pen and Paper 2 o il buon TARDIS o lo Stargate? Insomma, ci sono milioni di riferimenti verso la cultura pop e anche in Galaxy non poteva essere altrimenti. Stavolta il dungeon master non sarà esattamente come prima, che poteva essere il Signore del Tempo, Doc del Ritorno al Futuro e cosi via. Stavolta abbiamo la possibilità di modificare le varie parti del corpo, ma anche in questo caso, volendo è possibile ricreare un Ten (Doctor Who) senza grosse difficoltà. Successivamente si passa alla creazione di primi due personaggi, che porteranno i nomi da noi decisi e finalmente una serie di mosse innovative. La storia ci porterà attraverso l’intera Galassia per la salvezza di questa e la lotta contro le forze del male.
Se siete degli amanti della letteratura di fantascienza allora anche stavolta troverete milioni di riferimenti che andranno da Philip K. Dick ad Isaac Asimov e passando ovviamente per Douglas Adams. Stavolta, però, potremo affrontare tutta l’avventura in modo leggermente diverso. Ogni personaggio avrà una propria linea caratteriale e in durante delle scene cruciali potremo decidere il modo in cui agire grazie ad alcune risposte del nostro team. Un po’ come le scelte multiple dei giochi Telltale, ma in forma diversa e oserei dire, più piacevole.

Dammi un pixel!

Parlare di grafica nella serie Pen and Paper è una cosa difficile in quanto nonostante la sua struttura si tratta di un gioco che ha sempre cercato di evolversi. Mentirei se dicessi che non ci è riuscito. Vedere il distacco tra il primo e il secondo capitolo era strabiliante per via dell’enorme quantità dei dettagli che sono comparsi sullo schermo. Forse il cambiamento più sostanziale è quello in cui vediamo la navicella e il pianeta sul quale possiamo atterrare con un piccolo shuttle. In quei momenti il tutto diventa molto più moderno grazie a una resa finale più poligonale. Purtroppo, il difetto molto grande del gioco sono i caricamenti iniziali, che al limite della pazienza ci fanno aspettare uno o due minuti prima di poter mettere le mani alla storia. Non utilizzando un device ci fascia bassa, ma al contrario, con la potenza a non finire, non dovrebbe esserci tutta l’attesa che purtroppo è presente. Il sonoro invece è come sempre semplice, ma abbastanza gradevole e con qualche brano davvero interessante. Le tonalità stavolta sono quelle futuristiche e un amante del genere riuscirà a riconoscere ulteriori rimandi alla cultura pop. Ah, se ve lo state chiedendo. Il gioco presenta solo l’inglese e il portoghese, diventando cosi il primo capitolo a non includere l’italiano.

Motore a curvatura

In Galaxy of Pen and Paper mi sono ritrovato in un mondo molto simile al precedente capitolo per la resa grafica dei dettagli, ma con alcune grosse novità molto piacevoli. La vecchia mappa è stata sostituita dalla nuova mappa galattica. Grazie alla nostra navicella potremo andare di pianeta in pianeta e successivamente su questi ci saranno altre mappe con tantissimi luoghi da visitare. Stavolta quindi la grandezza della mappa è aumentata in modo incredibile, ma qui potrebbe risiedere un piccolo errore. Inizialmente è possibile perdersi nelle cose da fare a viaggiare tra i pianeti senza capire cosa bisogna fare esattamente. Dopo poco però ci si abitua senza grossi problemi a questo modo di gestione della mappa. Ovviamente non è l’unica cosa cambiata. Stavolta ogni personaggio ha i suoi slot con le varie mosse, ma non sono le uniche messe alla nostra disposizione. Salendo di livello e acquisendo i punti sbloccheremo altre mosse da utilizzare liberando qualche slot occupato. Questo permette di avere un maggior controllo su tutto e allo stesso tempo di creare un team con delle combo micidiali, capaci di spazzare via un’intera legione nemica. Le scelte sono tutte nostre quindi e vi auguro di divertirvi almeno quanto me.

[stextbox id=”alert” caption=”COMMENTO FINALE”]Qualcuno in passato ha già visto le potenzialità della serie creata dai ragazzi di Behold Studios e con Galaxy of Pen and Paper anche gli amanti della fantascienza potranno esplorare un universo D&D totalmente virtuale. Gli upgrade sono tantissimi e vanno dalla resa grafica e quella del gameplay. Ci sono sicuramente dei difetti, ma possono essere tranquillamente messi da parte vista la qualità generale di un gioco capace di strappare più di una risata.[/stextbox]

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".