Gravel – Recensione

Gravel
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Quest’anno stiamo avendo degli ottimi racing game dedicati sia alle quattro ruoto che alle due ruote. Il 2018 è ormai partito e questo è sicuramente il mese di Milestone, visto che da poco è stato rilasciato il nuovo Monster Energy SuperCross The Official Videogame; ed ecco che sui nostri piccoli schermi ci raggiunge una nuova IP del team italiano, Gravel. Pad alla mano, ci siamo siamo imbattuti nelle strade di tutto il mondo off road. Eccomi qui, dunque, ad analizzare insieme a voi questo lavoro.

Off Road, che passione!

Gravel si presenta come un gioco di guida tra il simulativo e l’arcade focalizzato interamente sull’off road, proponendo ben quattro discipline: Wild Rush, Cross Country, Speed Cross e Stadium Circuit. A rigor di logica, tutte queste discipline comportano una varia classificazione: ci sono gare dove bisogna posizionarsi tra i primi tre, quella in cui bisogna gareggiare a tutta velocità attraverso dei checkpoint, e poi le prove a tempo in cui bisogna cercare di fare il miglior tempo possibile. Di solito il giro è caratterizzato da degli ostacoli da evitare e non. Molti degli eventi sono inoltre dedicati all’aria aperta con grandissimi scorci, altri invece sono al chiuso dove la gara sarà incentrata in uno stadio con salti davvero eccezionali e divertenti da effettuare.

La sterzata delicata va accompagnata con un giusto dosaggio di gas e freno.

Il punto focale su cui si è voluta basare Milestone con Gravel è sicuramente l’offline che, per quanto mi riguarda, non è molto eccelso. Ma andiamo con ordine. Una volta arrivati nel menù abbiamo a disposizione le seguenti modalità: Off-Road Masters, Gara Libera, Multigiocatore, Time Attack e, per finire, Sfide della settimana.

Con Off-Road Masters inizia la nostra carriera nei posti più spettacolari del mondo. Innanzitutto, vorrei precisarvi che ho notato una personalizzazione a dir poco scarna per quanto concerne tutto quello che serve per poter iniziare al meglio la nostra avventura sulle quattro ruote. In ogni caso, Off-Road Masters offre la bellezza di quindici episodi, ognuno dei quali avente quattro eventi, solitamente divisi per categorie, in cui ci capiterà di dover fare una prova cronometrata. Possiamo andare a sbattere letteralmente su dei cartelloni con frecce verdi e X rosse, mentre se passiamo sulla freccia verde andremo tranquillamente dritti, e se invece becchiamo la X rossa rallenteremo pregiudicando il nostro tempo. Ci ritroveremo su eventi con gare singole a giri, off road o stadium proprio come già citato in precedenza. Terminata la carriera, che ha una durata non molto alta, potete passare alla “gara libera” su cui trovare tutti i percorsi sbloccati precedentemente assieme alle auto e livree, e qui avete la possibilità di scegliere i tracciati che preferite con le vostre condizioni di gara. E per finire il Time Attack, ossia una gara a tempo dove potete disputare il miglior tempo sul tracciato a vostro piacimento.

Gravel ha a disposizione anche una componente online, come Sfida Settimanale dove dobbiamo disputare il miglior tempo possibile, perlomeno è la sfida di questa settimana, dal momento che sto scrivendo la recensione. L’ho trovata molto tosta e non è per niente semplice da superare. Oltre a questa sfida abbiamo la possibilità di giocare con gli amici e con i giocatori di tutto il mondo. L’online l’ho trovato molto basico, diciamo che chi compra titoli come Gravel e Motorsport lo compra per guastarsi la carriera offline.

Guidare nel deserto rende tutto molto più soffocante.

Si corre nel fango… e non solo!

Il gameplay di Gravel si basa quasi o totalmente sull’arcade, prendendo spunto da titoli come Motorstorm e DriveClub. Questi perché per ogni evento che andiamo a completare sbloccheremo le stelline per un massimo di tre, per cui non sempre sarà necessario arrivare primi anche perché basterebbe prendere una stella per sbloccare altri eventi (quindi altri tracciati, livree e auto). Il tutto avviene in maniera molto semplice (nulla di così complicato, insomma) per ogni gara che andremo a completare avremo i punti esperienza e si salirà di livello. Non è finita, perché dopo aver raggiunto il numero di stelline dobbiamo gareggiare contro un boss, non altro che il nostro speciale avversario dove, per tre eventi differenti dobbiamo cercare di batterlo, una volta sconfitto si prosegue con gli episodi successivi, ovvero nuovi eventi e nuovi boss da battere, ed il tutto alla lunga diventa molto noioso e ripetitivo. Per ogni gara che andremo ad affrontare ci saranno i punti derapata, dei punti salto proprio come succedeva in DriveClub e altri titoli.

Milestone ha deciso finalmente di fare un passo in avanti col motore grafico sfruttando l’Unreal Engine, una scelta che ho trovato molto sensata e al passo coi tempi soprattutto per titoli di corse che richiedono un grande impatto visivo e tecnico. Storce un po’ il naso l’assenza del meteo dinamico: infatti, per ogni gara viene decisa in automatico la pioggia, il sole e la neve. Ho notato un leggero calo di frame su PlayStation 4 Standard soprattutto nelle fasi più concitate. Sono certo però che col prossimo capitolo ci saranno tutti i miglioramenti necessari a rendere Gravel un racing game da ricordare.

Sull'autore

Salvatore Cappai

Classe 1990. Su HavocPoint troverai tantissime mie recensioni dedicate ai videogiochi e tantissime novità sul mondo delle SerieTv e del cinema!