In fin dei conti Smallville non fa cosi schifo

Le serie televisive tratte dai fumetti sono tante e attualmente sono disponibili su ogni servizio on-demand. L’offerta è davvero varia e la qualità di alcune serie è elevata quanto basta, ma talvolta sfiora la perfezione come ad esempio Watchmen di HBO. Insomma, siamo in un periodo d’oro per le serie tratte dai film e chissà se e quando questo trend inizierà a calare. Ricordiamoci però che non sempre il mondo era cosi limpido e chiaro e prima molte serie sfioravano il trash senza alcun problema. Non addentriamoci troppo nel passato con i vari cult o serie come Il Mio Amico Ultraman, ma piuttosto, cerchiamo di tenerci in alto con un altro grande nome, che ha accompagnato più o meno tutti durante l’adolescenza, Smallville.

La serie è stata ideata da Alfred Gough e Miles Millar con protagonista un giovane Clark Kent intento a vivere la sua vita da adolescente nella sua cittadina, Smallville. Amori, odio, amicizia e la smania di eroe un po’ stupido sono i punti chiave di tutte le stagioni, che ho riguardato proprio di recente. Grazie a Prime Video, infatti, è possibile visionare tutta la serie e credetemi, alla fine dei conti non è lo schifo che dipingiamo o sentiamo dire dagli altri.

Clark Kent

La storia di Clark ovviamente non ha niente a che vedere con il suo alter ego dei fumetti e non bisogna farsi trarre in inganno paragonandolo a questi. Un paragone simile distrugge qualsiasi film, serie o videogioco. Bisogna prenderlo per quel che è, una serie tv tratta da un determinato prodotto, ma che segue un suo preciso percorso fatto per un media differente da quello cartaceo.

Smallville è ovviamente trash, questo lo ammetto senza alcun problema. Ma è davvero un problema? Quante serie o video trash abbiamo visto e adorato? Togliamoci i sassolini dalle scarpe, scopriamo le nostre carte per renderci conto che sono tantissime le opere di questa tipologia che guardiamo. Talvolta vediamo dei film sapendo che non ci piaceranno solamente per arrabbiarci ulteriormente del tempo sprecato o per parlarne male agli amici. Smallville è il meno peggio da questo punto di vista.

Personalmente ho visionato una puntata dietro l’altra nel momenti liberi e alla fine dei conti ho trovato le prime stagioni quelle più riuscite. Ingenuamente si tratta di stagioni in cui conta quasi esclusivamente l’elemento famigliare ed emotivo. Clark è un giovane ragazzo che si sente diverso dagli altri per i motivi che tutti conosciamo, ma non per questo prova dei sentimenti differenti. Ama una ragazza che lo considera un semplice amico e intanto non si accorge di quel che gli sta intorno.

Il Clark nelle prime stagioni risolve i misteri e i crimini, ma resta sempre quel giovane genuino pronto ad aiutare la famiglia e gli amici. Un personaggio simile a tanti altri delle serie young adult e nonostante tutto, fa dei piccoli insegnamenti che ognuno potrebbe utilizzare.

Poi arriva ovviamente Clark come eroe, che ha del ridicolo in moltissimi punti. Riuscire a sentire tutto, avere i raggi x ed entrare in una casa senza usarli prima è proprio da sciocchi e il giovanotto si dimostra sciocco dall’inizio alla fine. Molte frasi sono totalmente senza un senso e cosi anche alcune cose che non combaciano con il resto delle storie, ma sono dei difetti che troviamo in cosi tanti film o serie da non doverci nemmeno pensare.

Si tratta quindi di un tipo di trash facile da digerire, ma soprattutto è un modo piacevole per passare il tempo e alla fine dei conti, le puntate volano veloci una dietro l’altra. La visione della serie mi ha permesso di apprezzare quelle storie semplici che mi hanno portato al mio passato e ciò potrebbe essere un ulteriore motivo per una nuova visione.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.