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Tutti ricordiamo quel graphic novel rimasto impresso nel cuore dei fan e degli amanti della narrazione a fumetti, Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller. Ebbene, però, il vero finale della storia doveva essere leggermente diverso da quello reale, con tanto della morte di Batman.
Durante il MCM London Comic Con, Miller e l’inchiostratore Klaus Janson hanno parlato della loro collaborazione. Janson parlava della necessità di adeguarsi costantemente al suo collega che era solito a cambiare idee durante la scrittura. Stando alle parole di Mille, infatti, nella versione originale del graphic novel, Batman doveva morire.
La sua morte sarebbe avvenuta per mano dei proiettili dei poliziotti. In questo modo avrebbe dato una fine degna al personaggio e confermato la sua aria anti autoritaria. In realtà è successo che Batman è andato con Superman fingendo la sua morte. Molti hanno infatti pensato a Superman come un lacchè di Batman e a tal proposito nel 2015 l’autore disse:
“Sono stato particolarmente brutale con Superman, ma non è perché non mi piace il personaggio, è perché il punto di vista è sempre stato quello di Batman. Se avessi fatto una storia in cui Superman fosse il protagonista, Batman sarebbe stato l’antagonista, adoro Superman, è solo che Batman non lo fa, quindi quando scrivo Batman non lo faccio.”
Insomma, Batman doveva perire nel fumetto originale, che invece ha avuto poi due seguiti, che però non riscossero lo stesso successo. Attualmente Frank Miller è al lavoro su Superman: Year One per l’etichetta Black Label.
FONTE: Comicbook
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