Io sono Thanos – Recensione

Thanos
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Ho sempre avuto una predilezione verso i villain, che almeno nel mondo fumettistico sono dei personaggi parecchio interessanti e spinti dai propri contorti ideali. Tra tutti, ce n’è uno che ha un ascendente su di me, il Titano Pazzo, Thanos. Ormai lo conosceranno tutti, anche quelli che non hanno mai letto un solo fumetto in tutta la loro vita e che si sono trovati questo gigante viola all’interno del film Avengers: Infinity War. Un personaggio che hanno amato e odiato in molti, ma che presenta sicuramente più di 50 sfumature di ogni colore. Per fortuna, in concomitanza con il film Panini Comics ha pensato bene di regalarci l’emozione di leggere le migliori e più grandi storie su Thanos, il personaggio creato da Jim Starlin, con Io Sono Thanos.

La follia?

Quella che andremo a leggere non è una raccolta di tutte le apparizioni del Titano, sarebbe una follia. Si tratta delle storie iconiche del passato che hanno visto la sua crescita e lo sviluppo delle sue motivazioni. Thanos infatti non è un pazzo che desidera la morte solo per un proprio divertimento, ma sopratutto per una nichilistica idea di compiacere la morte stessa e per fare ciò troverà modi più disparati per uccidere. Anche la tematica del film viene ripresa da una delle storie, anche se in modi totalmente diversi, ma con sempre la stessa volontà decisiva di porre fine a qualcuno.

L’albo di più di 300 pagine è composto da 14 storie che partono da “Attento ai… Fratelli di Sangue!”, una storia apparsa nel 1968 sulle pagine di Iron Man 55. Sulla sceneggiatura di Jim Starlin e Mike Friedrich e le matite dello stesso Stralin vedremo Tony Stark che per la prima volta viene a conoscenza del nemico che in seguito lo accompagnerà per tantissimi altri anni. Ma non è solo questo, in questo momento verremo a conoscenza sia della potenza, che della distruttività del personaggio, che non mostrerà pietà per nessuno. Altre storie di grande importanza sono quelle contenute sulle pagine di Warlock del 1972 (i numeri dal 9 all’11), in cui vedremo un lato diverso del Titano. Conoscendo il futuro, il gigante deciderà di aiutare Warlock a sconfiggere se stesso del futuro, Magus. La storia contiene parecchi personaggi che aiuteranno gli eroi a salvare la propria pelle e tra questi ovviamente troviamo Pip, Dragoluna, Drax il Distruttore e Gamora. La storia è di grande importanza per la timeline del Titano, sopratutto perché qui vediamo l’astuzia mentale di un personaggio che cerca di prevedere il futuro, tornando indietro.

Ma sulle pagine di Silver Surfer del 1987 accade qualcosa di parecchio interessante per tutti noi. Starlin tesse una storia le cui radici poi affondano anche nel film presentato al cinema. Non vedremo nessun combattimento all’interno delle tavole, ma la potente dialettica di Thanos che ha comunque le capacità di creare il dolore e la morte al proprio passaggio. Il tutto poi, ai danni del viaggiatore intergalattico, Silver Surfer, che diventerà un burattino dell’antagonista senza nemmeno rendersene conto. Le matite stavolta sono di Ron Lim, che riesce a dare giustizia al dolore e alla rabbia, ma anche alla follia.

L’infinito in una mano

Non ho descritto tutte le storie dell’albo, per non togliere quel piacere durante la lettura che dovrebbe avere ognuno di noi. La scoperta di un personaggio cosi imponente e a tratti pesante non è una cosa da prendere alla leggera e nonostante gli anni, le storie proposte creano il pathos necessario per amare o odiare in modo profondo Thanos e i suoi loschi piani. Jim Stralin ha avuto l’abilità e la possibilità di tracciare la strada per lui e poi passare la mano ad altri autori, tra cui anche Brian Micheal Bendis, che ha scritto le ultime storie disponibile all’interno della raccolta.

Le storie iniziali hanno forse una quantità di testi che molti lettori più giovani troveranno eccessivi, ma necessari. Perché proprio grazie a quelli si potranno scoprire cose nuove, cose non dette e sopratutto non si dovrà andare in cerca di altri albi per capire tutto il pantheon proposto dalla mamma Marvel. Le sceneggiature, oltre ai testi immensi, non risentono degli anni passati e le storie appaiono ancor fresche e godibili sotto ogni aspetto. Sicuramente anche grazie a un personaggio cosi particolare.

Per quanto riguarda i disegni invece, ci troviamo davanti a una varietà davvero elevata di artisti, che dipingono il mondo a modo loro. Ogni autore dona qualcosa di suo al personaggio, alla sua fisicità e alla storia, ma è sicuramente Starlin a entrare da subito nei cuori dei fan. Lo stile abbastanza semplice, ma con tanti dettagli e un tratto sottile e preciso regala una composizione interna e cromatica incredibili e alla fine si resta ammaliati anche dalle tavole, oltre che dalla storia.

Consiglio la lettura di quest’albo a tutti coloro che vogliono conoscere questo strano e crudele personaggio, ma che non vogliono leggere centinaia di fumetti per farlo. Anche se ovviamente la serie Thanos di Donny Cates è una lettura consigliata.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".