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Nel vasto e intrecciato Marvel Cinematic Universe, tenere traccia della linea temporale è spesso più difficile di quanto sembri — e a quanto pare, nemmeno James Gunn, regista della trilogia dei Guardiani della Galassia, è del tutto certo di dove si collochi Guardians of the Galaxy Vol. 2 all’interno della cronologia ufficiale.
La rivelazione è arrivata su Threads, dove un fan ha chiesto a Gunn se il secondo film si svolga effettivamente due mesi dopo il primo, quindi intorno a ottobre 2014. La risposta del regista? Un sincero quanto spiazzante:
“Nessuna idea. È qualcosa del genere.”
La confusione nella timeline Marvel
Il primo Guardiani della Galassia uscì ad agosto 2014 e, secondo il libro The Marvel Cinematic Universe: An Official Timeline, gli eventi si svolgono effettivamente nel 2014. Il secondo capitolo dovrebbe quindi avvenire solo “pochi mesi dopo”, cosa suggerita anche dallo stato di crescita di Groot: da rametto danzante del finale di Vol. 1 a Baby Groot nel secondo film.
Eppure, questo non è abbastanza per alcuni fan che continuano a cercare collocazioni temporali esatte. Gunn, però, sembra ormai aver accettato l’impossibilità di un ordine perfettamente lineare — e questo lo ha portato a una nuova filosofia.
Meno precisione, più libertà: la lezione di Gunn per il DC Universe
Oggi co-responsabile di DC Studios, James Gunn ha spiegato che la sua esperienza con i problemi cronologici del MCU ha fortemente influenzato l’approccio alla nuova timeline dell’universo DC. Parlando della seconda stagione di Peacemaker, ha affermato:
“So quanto è difficile, dopo tutti gli anni alla Marvel, far combaciare tutto. Per questo preferisco lasciare che sia un salto temporale vago, di un paio d’anni.”
Insomma, meno vincoli e più spazio per la creatività.
Errori temporali nel MCU? Eccome
L’universo Marvel non è nuovo a queste imprecisioni. L’esempio più clamoroso resta quello di Spider-Man: Homecoming, che dopo un prologo ambientato nel 2012 mostrava il titolo “8 anni dopo”, suggerendo il 2020 come anno della storia. Peccato che Peter Parker fosse stato introdotto in Captain America: Civil War, ambientato nel 2016. Una svista che ha scatenato teorie e discussioni fino alla pubblicazione della timeline ufficiale, che ha infine “corretto” il tutto fissando Homecoming nell’autunno del 2016.
Anche i film della Fase Uno hanno subito revisioni. Iron Man (2008) inizialmente era ambientato nel suo stesso anno d’uscita, ma in seguito è stato retrodatato al 2010 per allinearsi meglio con Iron Man 2 e gli eventi di Thor e L’Incredibile Hulk, che secondo il fumetto Fury’s Big Week avverrebbero tutti nello stesso periodo del 2011. Una bella acrobazia temporale, insomma.
In conclusione
Il fatto che nemmeno James Gunn riesca a collocare con esattezza il suo stesso film nella timeline del MCU dimostra quanto sia complesso mantenere coerenza in un universo narrativo così ramificato. È anche un promemoria che, a volte, la coerenza narrativa vale più della precisione cronologica.
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