La violenza offerta da The Last of Us: Part II ti farà riflettere sulle tue azioni

The Last of Us 2

Secondo il regista creativo di The Last of Us: Part II, Neil Druckmann, la violenza del gioco non è predisposta a essere “divertente” ma piuttosto “coinvolgente”. Leggiamo le sue parole espresse durante un’intervista concessa a BuzzFeed:

“Il nostro approccio estetico alla violenza è quello di renderlo il più reale possibile, e guardiamo – a volte con disagio – un sacco di video, il mondo che conosciamo, cercando di dire: ‘Ok, non vogliamo renderlo sexy. Come lo rendiamo reale?’ Con la storia che stiamo cercando di raccontare, a volte dovrai metterti a disagio proseguendo avanti, […] e spero che tu rifletterai sulle azioni a cui prenderai parte.”

Già diversi mesi fa, Sony ha pubblicato un trailer cinematografico incredibilmente brutale e violento per The Last of Us: Part II, il quale però ha sollevato burrascose polemiche, in quanto alcuni critici hanno denunciato le macabre scene rappresentate nella clip.

Ciò che sappiamo finora è che Naughty Dog sta affrontando il tema della “natura ciclica della violenza” con l’idea che “la violenza genera violenza ed ulteriore violenza”, che è esposta nel modo in cui influenza Ellie, ora cresciuta, durante il suo viaggio come una specie di trauma crescente. A detta di Druckmann, la violenza – e, per delega, anche il gameplay – sarà meno divertente e più coinvolgente.

The Last of Us: Part II non ha una data di rilascio, ma verrà lanciato esclusivamente su PlayStation 4.

FONTE: Gamingbolt

Sull'autore

Luigi Fulchini

Studente e uno dei fondatori di HavocPoint.it. Scrive di videogiochi.