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Rileggere l’intera saga di Locke & Key è stata un’esperienza che mi ha confermato quanto questo fumetto sia un vero e proprio gioiello. Raramente rileggo qualcosa, ma per questa serie ho fatto un’eccezione, divorando tutti e tre gli enormi volumi in un solo weekend.
Locke & Key è, senza ombra di dubbio, uno dei miei fumetti preferiti di sempre. In apparenza, si tratta di un horror soprannaturale scritto dal maestro Joe Hill. Ma la sua profondità va ben oltre: al centro della storia troviamo la famiglia e il dolore. I Locke, dopo la tragica morte del padre, sono costretti a trasferirsi nella vecchia casa di famiglia, Key House. La madre e i figli, profondamente traumatizzati dall’evento, devono trovare il modo di andare avanti nonostante il lutto non elaborato e meccanismi di coping malsani. (Ricordate sempre di cercare aiuto professionale quando soffrite, rimuoviamo lo stigma!)
Bode, l’adorabile figlio minore, scopre una chiave che apre le porte a un’incredibile avventura per i ragazzi della famiglia. Ogni chiave ha un potere diverso: una apre una porta verso qualsiasi luogo si possa immaginare, un’altra permette di accedere alla propria mente per inserire o rimuovere ricordi e conoscenze a piacimento.
Ma questa magia può essere utilizzata solo dai giovani. Una volta raggiunti i 18 anni, il cervello perde la capacità di percepirla. Così, i ragazzi sfruttano al massimo le chiavi finché possono, creando un legame profondo e inaspettato tra loro. Lavorando insieme, rafforzano i loro rapporti fraterni.
Nel frattempo, un oscuro e malvagio personaggio cerca di impossessarsi delle chiavi più potenti con intenti nefasti. I ragazzi dovranno fermarlo/a (sì, perché c’è anche una chiave che cambia sesso!).
L’innocenza di Bode è semplicemente commovente. E il suo amico Rufus, un ragazzo con disabilità intellettiva, rende il tutto ancora più toccante. Il suo ruolo nella storia mi ha fatto piangere la prima volta che l’ho letto. Rufus viene trattato con rispetto, come una persona a tutti gli effetti, cosa purtroppo rara nei media.
Ogni singolo personaggio di Locke & Key è ben sviluppato e contribuisce a rendere la storia più ricca. Anche i personaggi secondari sono più significativi di quelli principali in molti altri fumetti.

Il dolore è l’emozione dominante che deve essere affrontata. Apprezzo profondamente le storie che esplorano questa potente emozione con intensità. Una storia deve avere il coraggio di immergersi nelle profondità dell’oscurità che la maggior parte delle persone spera di non dover mai sperimentare. È un’esperienza potente e può essere davvero trasformativa, anche solo attraverso la lettura. Joe Hill supera ogni aspettativa con questo capolavoro.
Inoltre, l’autore utilizza elementi soprannaturali originali e creativi, evitando i soliti cliché come vampiri o lupi mannari. Gran parte della magia proviene dalla nostra stessa mente. Sono stanco della magia senza regole né limiti. In Locke & Key la magia è specifica e non sempre funziona come previsto, rendendola molto più interessante.
Consiglio vivamente Locke & Key a tutti i lettori. Se non avete mai letto un fumetto, questa è un’ottima introduzione, ma potrebbe rovinarvi tutti gli altri.