Massive Chalice – Recensione

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Kickstarter è un usanza quasi normale per la raccolta fondi e le due si DoubleFine Productions sono andate davvero alla grande. Broken Age è spopolato sulle console e PC (qui potete leggere la nostra recensione) conquistandosi i fan del genere punta e clicca, mentre Massive Chalice è sbarcato su Xbox One in forma gratuita grazie al Gold e su Steam a pagamento. Dopo molteplici ore di gioco e dopo tante belle situazioni siamo finalmente pronti per dirvi la nostra su questo strategico a turni.

Lunga vita al RE!

Massive Chalice è un titolo ambientato in un terra molto distante, minacciata da una forza sovrannaturale di nome Cadence. Quando queste forze del male invadono un territorio, ne corrodono tutto ciò che toccano ed estraggono delle creature capaci di uccidere a sangue freddo nei modi più disparati. Nessun arma sembra in grado di fermare permanentemente la Cadence, tranne un calice. Questo, oltre a dare il nome al titolo, ha le capacità tali da poter spazzare completamente la Cadence, ma per questo il calice necessità di 300 anni per ricarsi. Per questo motivo verremo chiamati noi, giocatori, per porre fine a questo massacro o per meglio dire, per contenere le forze nemiche ed evitare che queste ci distruggano.

Il Re e la Regina

Dopo un breve tutorial potremo decidere chi mandare al trono del regno e chi scegliere come moglie. Tutto ciò ci servirà per cercare di sopravvivere nell’enorme arco di tempo, i 300 anni. Il tempo sarà infatti il nostro vero nemico e la lungimiranza la nostra più grande alleata. I personaggi giocabili, il re e cosi via potranno morire non solo per la mano del nemico, ma anche per il tempo, sempre pronto a prendersi i guerrieri nell’eterno riposo. Bisognerà quindi cercare di creare un progenie forte e guardare molto in avanti rispetto al nostro anno. Chi gioca a scacchi o a dama sa benissimo di cosa stiamo parlando e questo elemento è davvero tra i migliori fatti nel gioco. Il riuscire a prevedere l’andamento degli eventi e agire di conseguenza e chiaramente si tratta di un fattore non addatto a tutti i giocatori, soprattutto non a quelli che desiderano un gioco veloce per passare il tempo.

Il turno dopo turno

Massive Chalice presenta un gameplay che come abbiamo già detto riprende tanto da Xcom, ma il nostro primo paragone è stato quello con Final Fantasy Tactics, però siamo consapevoli che in pochi saranno d’accordo con la nostra linea di pensiero. Prima di trattare i combattimenti, però, vogliamo parlarvi della gestione del territorio. Avremo a disposizione un intero reame su cui costruire svariati edifici che ci daranno dei benefici durante la guerra. Durante la costruzione dovrà passare un tot numero di anni prima che questa venga terminata e nel frattempo il nemico potrà bussare alla porta da un momento all’altro.
Prima di iniziare la battaglia dovremo scegliere dei membri per il nostro team e avremo in tutto tre classi da utilizzare: Caberjack che ci fungerà da tank e carry, Hunter che potrà essere usato da vicino, ma che darà la meglio nei combattimenti a distanza e infine Alchemist. Quest’ultimo potrà fare degli attacchi ad area che colpiranno più nemici contemporaneamente. Gli eroi andranno scelti anche in base al loro livello di fertilità degli stessi. Anche i nemici sono molteplici e hanno tantissime abilità che potranno darci tanto fastidio.
Nel campo di battaglia avremo un turno per eroe in cui potremo muoverci e attaccare il nemico. A nostra disposizione ci saranno due livelli di movimento, che servono per dividere le due azioni disponibili per ogni turno. Se dovremo spostarci e attaccare allora ciò varrà come due turni e quindi passeremo a un altro giocatore o al nemico. Purtroppo il gioco risulta essere una versione molto semplificata di quanto abbiamo già visto in XCom e crediamo che ne poteva uscire invece un prodotto più dignitoso e più complesso dal punto di vista della giocabilità.

Tutto bello, ma…

Massive Chalice è dotato di un comparto grafico particolare che mette in risalto la definizione dei personaggi, che sembrano molto caricaturali. Non è il look realistico a dominare infatti, ma quello un po’ distorto che siamo abituati a vedere sempre più spesso nelle varie opere fantasy. Avvicinando la telecamera si notano tanti piccoli dettagli, che nonostante siano superflui, fanno sempre piacere. Purtroppo lo stesso non possiamo dire degli ambienti, che appaiono spogli e poveri. Anche le mappe più belle risultano un po’ spente e noi ci saremmo aspettati molto di più da questo titolo.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".