Mother Cosmos – Recensione di un manga particolarmente gustoso

Mother Cosmos

Ricordo ancora con stupore la prima volta che vidi il film d’animazione Steamboy. Un lavoro nipponico che mi colpì parecchio e successivamente su MTV anche la serie animata Last Exile. Bellezza, steampunk, macchinari strani e tanta narrazione la facevano da padrona in un mondo fermo al vapore come la forma di sostentamento energetico. Dico questo perché l’opera pubblicata da Star Comics mi ha ricordato in parte i tempi in cui guardavo avidamente gli anime di quel genere. Mother Cosmos è in fondo una grande avventura steampunk dalle grandi premesse, che poi vengono mantenute in toto.

In questo frangente non voglio tediarvi troppo parlando unicamente della trama come di un qualcosa di freddo e inospitale, ma piuttosto deviando il discorso su un altro punto. Mother Cosmos è un’opera di grande valore firmata da Minoru Sugiyama che ho interpretato come un lungo viaggio pieno d’avventura. Un argomento molto sentito da me, come ormai sicuramente sapete. I protagonisti Satoru e Schop giungono in una città ormai morta per trovare la loro amica Paula, ma vengono accolti dai silenziosi e immortali gargoyle. Creature che uccidono chiunque tenti di entrare in città, ma le alternative sono poche e per un amica si rischia la vita. Questo arrivo in città condurrà il gruppo a ricongiungersi con Paula, ma allo stesso tempo con un altra persona, ma questo sta a voi scopire. Il tutto succede nelle prime pagine, quindi lo spoiler è davvero minimo.

L’avventura a tratti prende diversi spunti e leggendo pensavo che non sarebbe male farci un’intera serie. Potrebbero nascere anche dei one shot sul passato, sulla mitologia e sui singoli personaggi, ma tutto ciò rimane solo un sogno. I personaggi si muovono secondo degli schemi prestabiliti, ma durante la lettura sembra che il mondo sia stato creato in ogni sua minima parte e questo rapisce il lettore (in questo caso, io) facendolo sprofondare in un mondo magico per davvero.

Minoru Sugiyama imbastisce la storia con ila sua massima forza e non ha paura di osare, di andare oltre quello che potremmo aspettarci da una storia del genere. Lo stile è pregno di dettagli, ma senza alcun tipo di realismo. Al contrario, le tavole sono disegnate senza badare alla metrica, al corpo umano o al come potrebbero apparire all’occhio estraneo questi personaggi. Ogni cosa funziona cosi com’è perché legata in modo indissolubile all’altra ed è l’insieme a fare la vera differenza. A dare vita ai protagonista ci pensano le ottime espressioni facciali, ma attenzione perché il tratto rende il manga comunque abbastanza sperimentale.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.