Night Bus di Zuo Ma – Recensione

Night Bus
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L’idea del viaggio ha giocato sempre un grande fascino su di me e infatti lo ricerco spesso facendo delle avventure tra città e non solo. Questo amore mi ha portato a viaggiare in bus per mezza Europa, stancando un po’ il corpo, ma non lo spirito e successivamente la transiberiana mi ha segnato definitivamente. Inutile quindi che vi dica che spesso e volentieri anche in un fumetto o in un videogioco io ricerco proprio il viaggio e l’arrivo a qualcosa, spesso metaforico e poco definito. Trovarmi davanti a Night Bus di Zuo Ma, edito da BAO Publishing per la sua collana orientale 宝” è stato un piccolo piacere che consiglierei a tutti, sopratutto con questa calda e soffocante aria estiva.

Portami da qualche parte

Una giovane ragazza sale su un treno, quello che l’avrebbe portata a casa, al caldo, dai suoi parenti. Purtroppo, o per fortuna, finisce per scendere a una fermata sbagliata e ciò la obbliga a cercare un autobus notturno. Come un animale mitologico, questo mezzo di trasporto è speciale e porta con se non solo i ricordi, ma anche delle realtà parallele. Come una moderna Alice nel Paese delle Meraviglie, la ragazza andrà a visitare luoghi magici, al limite tra l’onirico e il no-sense in cui i ricordi degli altri personaggi andranno a confluire all’interno del grande racconto, o per meglio dire, del viaggio che andremo a vivere con la giovane donna.

Il sogno a occhi aperti

È facile rimanere stregati da questo fumetto, sopratutto se lo si legge all’inizio, ma diventa chiara verso la fine anche un altra realtà, quella della tristezza e della realtà. Una realtà che talvolta non è come ce la immaginiamo e che forse non lo sarà mai. L’autore spinge sull’acceleratore in alcuni punti, facendoci quasi correre per trovare qualcosa che in realtà non esiste. Sta però tutto nella magica interpretazione delle situazioni magiche e oniriche. Le frasi finiscono per fare quel che devono, ma qui bisogna dire che un problemino c’è. La lettura orientale è ovviamente al contrario di quella occidentale e proprio in una vignetta, le frasi sono scritte al contrario. Prima arriva la risposta e poi la domanda.

Al livello grafico Zuo Ma gioca molto con i chiaroscuri, che ricoprono le vignette creando non solo la sensazione della notte, ma anche del viaggio. Il viaggio che inizia con la prima pagina e termina con l’ultima. Le figure che andremo a vedere sono molto particolari e a volte danno quasi sul grottesco, ma tutto ciò trova una sua logica alla fine, che colpisce forte come un pugno. Night Bus è una lettura estiva perfetta e vi consiglio di gustarvi l’albo la sera, sul terrazzo o balcone, con il buio che domina il panorama e il silenzio che lo accompagna.

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un non troppo giovane appassionato di tutto quel che ruota attorno alla cultura POP. Vivo con la passione nel sangue e come direbbe Hideo Kojima "Il 70% del mio corpo è fatto di film".