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Scott Snyder lo conosciamo tutti per le sue storie non sempre riuscite in DC Comics. Come dimenticarci il Metal, che nonostante tutte le ottime premesse non è riuscito ad essere altrettanto buono. Anche se personalmente ho sempre apprezzato la sua Corte dei Gufi e quindi tutta la gestione iniziale del New 52. Eppure, l’annuncio di Nocterra suscitò una certa curiosità fin dall’inizio. Ovviamente anche la presenza di Tony S. Daniel ha contribuito a creare un certo hype e grazie a saldaPress possiamo leggere questo fumetto anche in Italia.
Il primo volume è uscito il 28 aprile e grazie all’editore posso parlarvene.
Immaginate di veder arrivare il buio perenne. Questo è quanto succede in un giorno qualunque all’interno della storia. Insomma, si tratta di un momento che cambia tutto il mondo, ma non solo per il buio e l’assenza della luce, ma piuttosto per una sorta di malattia. In assenza del sole, gli esseri umani, come anche tutti gli altri esseri viventi, iniziano a mutare. In questo modo diventano dei mostri pronti a uccidere e ad attaccare chiunque.
Dopo molti anni dal disastro e dopo la caduta dei governi, il mondo è in preda a un vero e proprio caos. Qualcosa che abbiamo visto nei videogiochi post apocalittici e nei film. La protagonista è una donna di nome Val Riggs, che lavora come corriere, trasportando oggetti preziosi ed esseri umani bisognosi di una protezione. La sua famiglia è composta solamente da suo fratello EM, che lentamente sta subendo la trasformazione e questa potrebbe renderlo una mostruosa creatura-ombra come tante altre.
Tutta la vita dei due cambia radicalmente quando vengono ingaggiati per un incarico veramente speciale.
Scott Snyder con Nocterra tocca dei livelli interessanti di fantascienza post apocalittica. Ciò che mi ha colpito è l’apparente originalità della storia. Certamente, si tratta di una variante di zomby story come ne abbiamo già visto, ma alcuni frammenti nel plot dimostrano che in realtà si tratta di qualcosa di più. Forse ciò che manca sono quelle rivelazioni capaci di stordire i lettori, ma siamo solo all’inizio. C’è ancora ancora molto da esplorare, da capire e da odiare. Perché non conosceremo alcun vero pezzo grosso, ma piuttosto delle pedine.
I personaggi comunque sono interessanti e così anche il metodo di trasformazione in mostri. La protagonista colpisce duro fin dall’inizio, ma a dire il vero è Em a essere molto più interessante. Egli è difatti infetto con le ore contate e potrebbe essere una chiave di svolta nei volumi futuri.
I testi sono coadiuvati dallo stile di Tony S. Dalien, che dona il giusto peso al mondo buio e pieno di pericoli. Il tratto di Tony è sottile, preciso e parecchio descrittivo. I personaggi possiedono una loro fisicità riconoscibile e si muovono in degli ambienti ben delineati, ma soprattutto pieni di dettagli. Si denota anche una certa sensualità in alcuni personaggi, nonostante l’ambiente molto ostile.
Le scene d’azione sono quelle che risultano essere migliori in assoluto grazie al buon dinamismo. La violenza brutale si dimostra efficace in molti punti, dando la giusta impressione di un mondo che ormai non avrà più alcun ritorno alla normalità. Sembra un concerto del death metal, dove il death rappresenta il quanto si vede sulle pagine.