Notti Oscure: Metallo #3 – Recensione

Notti Oscure: Metallo

E cosi siamo finalmente arrivati al terzo numero della miniserie evento che doveva cambiare molte cose nell’universo DC. Un’idea ambiziosa che forse non poteva essere rinchiuso in soli sei numero più qualcuno dedicato ai cavalieri. Il vacillamento lo si avverte dal primo numero e continua a essere vacillante. Però le idee ci sono tutte. Idee che Scott Snyder sembra avere molte difficoltà a esprimere nel giusto modo. Dopo questa intro, però, continuate a leggere questa recensione di Notti Oscure: Metal (Dark Nights: Metal).

Il Dio è uno solo

La fine è ormai imminente e il mondo è completamente invaso non solo dai cavalieri Batman, ma anche dai villain, che dominano le città con il pugno di ferro. In quest’ambiente Clark Kent crede di avere una speranza, un messaggio cifrato da parte di Bruce, ma se ne accorge quando ormai tutto è quasi perduto. Incontrati i cavalieri, riesce a riconoscere il loro battito cardiaco, identico a quello del suo amico, ma questi lo mettono al tappeto senza alcun problema. Clark viene salvato all’ultimo da Flash, che lo conduce in un luogo sicuro dove gli altri eroi si preparano per l’ultima battaglia contro questi mostri. Ed è qui che viene l’animo puro dell’Uomo d’Acciaio, che sa di avere bisogno del suo amico e sa come ritrovarlo.

Senza il GPS

Come ho detto prima, Scott Snyder ha messo le basi per un’imponente struttura narrativa che potrebbe creare altre saghe, spin off e serie intere. Purtroppo, la sua è una corsa contro il tempo in cui in poche vignette cerca di spiegare qualche argomento davvero pesante. Questo gioca ovviamente a suo sfavore perché durante la lettura si viene un po’ persi e a volte si rimane stupiti perché in effetti le cose capite sono poche. Questo numero poi viene collegato in modo inesorabile a uno dei Tie-In del quale potrete leggere su HavocPoint domani, Batman: The Dawnbreaker. Non nego però che alcuni momenti sono molto interessanti e cosi anche le frasi. C’è una grandissima conoscenza della psicologia dei personaggi e di cosa farebbero in un caso simile e ciò fa sempre piacere vedere.

Greg Capullo è la rockstar che troviamo nuovamente alle matite. Come sempre, la lettura dell’albo va fatta in modo lento per capire tutti i giochi di parole che il disegnatore ha preparato. Come sempre, il suo stile peculiare si abbina bene a questo stile di narrativa e le vignette si incrociano davvero in modo stupefacente con le situazioni. Alcuni momenti sono sicuramente realizzati in modo inferiore, come il combattimento contro i cavalieri. Ora non ci resta che sperare in altri tre numeri in salita verticale.

Notti Oscure: Metallo

Sull'autore

Rostislav Kovalskiy

Un giovane appassionato del mondo videoludico e di tutto ciò che lo circonda. Cresciuto con i videogiochi e libri tra le mani ha deciso di unire la sua passione per la scrittura con quella per i videogiochi ed ecco perché si trova qui.