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Dopo oltre vent’anni di domande e teorie, One Piece potrebbe finalmente aver dato ai fan una risposta sul più grande mistero legato a Shanks il Rosso: perché ha davvero perso il braccio sinistro salvando Luffy?
Nel capitolo 1152, Eiichiro Oda ci riporta a 14 anni prima, durante un flashback ambientato su Elbaf, dove Shanks si trovava insieme a Gaban. Ed è proprio in una scena apparentemente tranquilla, con i due che si rilassano in un onsen improvvisato, che emerge un dettaglio inedito e inquietante: un tatuaggio mai visto prima sul braccio sinistro di Shanks, prima che lo perdesse.
Il marchio dell’abisso e la teoria che cambia tutto
Il disegno del tatuaggio sembra identico al simbolo dei Cavalieri Sacri, introdotti nei capitoli più recenti. Questo marchio, chiamato “segno dell’abisso”, sarebbe la chiave per viaggiare attraverso i pentagrammi abissali, menzionati da St. Killingham nel capitolo 1140.
La teoria più accreditata dai fan? Shanks non ha perso il braccio per colpa del Sea King, ma per liberarsi di quel marchio maledetto. Una scelta volontaria, simbolica e definitiva per recidere ogni legame con il suo passato… e forse anche con la famiglia Figarland.
Shanks e il suo oscuro passato
Il nome Figarland è stato collegato in passato a Shanks da personaggi come Shamrock, e la sua visita a Mariejois — confermata dallo stesso Shanks nel capitolo — potrebbe essere il momento in cui ha ricevuto (volontariamente o meno) il marchio.
Se il tatuaggio è davvero legato a quella stirpe, perdere il braccio potrebbe essere stato l’unico modo per Shanks di rifiutare il proprio lignaggio da Drago Celeste, e vivere come un pirata libero.
Il potere del sacrificio e il peso della scelta
Per anni, i fan si sono chiesti come un pirata del calibro di Shanks potesse perdere un braccio per colpa di un semplice Sea King, specie considerando il suo Haki del Re Conquistatore. E anche la risposta data a Whitebeard — “L’ho scommesso sul futuro di Luffy” — suonava più come un simbolo che una spiegazione realistica.
Con il nuovo sviluppo, quella frase assume un doppio significato: Shanks non ha solo salvato Luffy, ha usato quel momento per liberarsi dal suo destino.
L’Elbaf Arc potrebbe riscrivere la storia di One Piece
Se Oda porterà a termine davvero questa svolta narrativa sul “marchio dell’abisso”, potremmo trovarci davanti al più grande retcon nella storia di One Piece. E Shanks, da figura leggendaria e quasi mitologica, potrebbe rivelarsi il personaggio più tragico e complesso del manga.
L’Elbaf Arc si sta dimostrando centrale non solo per Luffy e i Giganti, ma per tutta la storia segreta del mondo di One Piece. E se questo è solo l’inizio, il finale si preannuncia epico.