Panini: 60 anni di storie e di album dei calciatori

Nils Liedholm è stato il primo campione raffigurato sulla copertina del celebre album delle figurine Panini. Era il 1961 a Modena, precisamente in Corso Duomo, le foto da incollare dei calciatori non erano ancora autoadesive, e i fratelli Panini decidevano di commercializzare un prodotto nuovo facendo leva sulle risorse dell’azienda di famiglia, un’agenzia di distribuzione di giornali. Così nasceva uno dei più grandi miti dell’editoria, che accomuna intere generazioni da sessant’anni. Vediamo quali sono stati i protagonisti delle copertine degli album Panini nel corso del tempo. 

Da Modena alla conquista del mondo

Dalla prima figurina immessa sul mercato che rappresentava l’interista Bruno Bolchi, alle prime versioni autoadesive della stagione ‘72-’73, trascorrono poco più di dieci anni, ma l’intuizione di introdurre la versione sticker sul mercato è l’elemento che fa spiccare il volo all’azienda modenese, e che la consacra al mondo, così come la conosciamo oggi. Sono trascorsi sessant’anni e il marchio editoriale ha accompagnato grandi eventi sportivi, i campionati di Serie A, B e C e anche la nazionale italiana durante i successi mondiali ed europei, cosa che spera di ripetere in Qatar 2024, visto che la nazionale allenata da Mancini è fra le favorite delle quote delle scommesse sul calcio per qualificarsi al prossimo campionato del mondo. Tantissimi volti immortalati nelle oltre 60 stagioni di campionato che l’azienda Panini riesce a narrare per immagini dalla Serie A fino alla Lega Pro, una volta semplicemente Serie C2. Il marchio romagnolo ha negli ultimi anni trovato terreno particolarmente fertile in Asia, dove anche grazie alla militanza di calciatori italiani ed europei come Schillaci, Tevez, Lavezzi, Hulk, le figurine autoadesive hanno raggiunto un successo paragonabile a quello ottenuto in America del Sud qualche anno fa. 

La rovesciata di Parola per celebrare i 60 anni di Panini

Fra i gesti tecnici del mondo del calcio più mitizzati c’è sicuramente la rovesciata. Una prodezza che è una commistione di tecnica, prontezza di riflessi, atletismo e coraggio, colpo che ogni calciatore nella propria carriera sogna di compiere almeno una volta. 

Sulla copertina dell’album per il campionato di calcio italiano 2021-2022, Panini ha scelto di pubblicare quello che è diventato il simbolo di queste figurine nel corso degli anni, e che è anche una scultura in pietra nel centro di Modena: la rovesciata di Carlo Parola, ex centrocampista della Juventus e della nazionale italiana. Durante Fiorentina-Juventus del gennaio 1950 Parola si esibì in questo gesto tecnico dall’alto coefficiente di difficoltà, ma non per offendere, bensì per evitare una “minaccia” portata alla propria porta dalla Fiorentina: mai avrebbe potuto immaginare che da lì in poi sarebbe diventata un’icona del calcio italiano. Fra le copertine indimenticabili c’è sicuramente quella che celebrava la vittoria dei mondiali di Spagna 1982, con 15 calciatori della nazionale immortalati e Bearzot che alza la Coppa del Mondo in basso a destra. Indimenticabile anche quella, scelta prima del mondiale italiano, con in primissimo piano un giovane Roberto Baggio che avrebbe poi fatto innamorare l’Olimpico di Roma e tutti i tifosi della nazionale italiana durante le mitiche “notti magiche”, cantate dal duo Nannini-Bennato. Non è invece stato così dopo il mondiale vinto dalla nazionale di Marcello Lippi nel 2006: infatti la copertina della stagione calcistica 2007-2008 riportava soltanto il dettaglio delle gambe di un calciatore che controlla un pallone.

Panini e il calcio sono indissolubilmente legati, ma non tutti sanno che il marchio editoriale è anche attivo in pubblicazione di fumetti, manga e altri tipi di raccolte per appassionati del genere. 

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Redazione